“È il dato che emerge dal rapporto Ecosistema Urbano 2021 (https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/11/EcosistemaUrbano2021.pdf), realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, nel quale vengono fotografate le performance ambientali dei capoluoghi italiani. In un quadro generale nel quale, come denuncia la stessa Legambiente, le città italiane “non decollano” e fanno registrare un sostanziale immobilismo, il nostro capoluogo si distingue per la bontà dei risultati sulla sostenibilità urbana”, fa sapere il Comune in una nota.
Il punteggio di ciascuna città, espresso in centesimi, viene assegnato sulla base dei risultati qualitativi ottenuti nei 18 indicatori considerati, che coprono sei principali aree tematiche: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia. La classifica finale fotografa pertanto, con i dati relativi al 2020, le performance ambientali di 105 città capoluogo di provincia. Con il punteggio di 62,62, Teramo si attesta, appunto, al 20° posto; la prima città in graduatoria, Trento, registra un punteggio di 84,71. Il nostro capoluogo è primo tra gli abruzzesi, distanziando di parecchio la seconda che è L’Aquila al 56° posto.
“I Dati più significativi riguardano l’incremento della percentuale di raccolta differenziata, che vede anche qui Teramo prima in Abruzzo al 69,378% e raggiunge il 39° posto a livello nazionale. Risultato altrettanto importante è il 10° posto per produzione di rifiuti urbani annui pro capite: 414,699 Kg chilogrammi per abitante contro i 485 di Chieti 44°posto e i 486 kg annuo de L’Aquila (45° posto)”.
“Menzione speciale anche come best practice del Comune di Teramo nel Green Public Procurement, l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali nelle fasi del processo delle gare di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali, lo sviluppo di prodotti e servizi, attraverso l’innovazione e la scelta di soluzioni con il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita. Dal monitoraggio dell’Osservatorio Appalti Verdi (OAV) di Legambiente e Fondazione Ecosistemi emerge come il nostro capoluogo si sia distinto per l’applicazione di tutti i CAM (Criteri Ambientali Minimi). Il Green Public Procurement (GPP) è fondamentale strumento per la transizione ecologica, che tiene insieme aspetti economici, ambientali e sociali, fa entrare nelle procedure di acquisto la sostenibilità, l’economia circolare, la lotta al cambiamento climatico, l’affermazione di criteri sociali nella dignità del lavoro e di genere, con il gender procurement”.
“E’ un risultato molto positivo per la città di Teramo, in questo caso ai vertici in Italia e nella nostra regione”, ha commentato l’assessore competente Martina Maranella. “Di rilievo, il dato sul Green Public Procurement, che ci pone all’avanguardia. In un anno particolare come quello del Covid, sapere di essere al decimo posto per la produzione di rifiuti, dimostra che stiamo andando nella direzione giusta, anche grazie all’impegno e alla evidente comprensione dell’importanza del nuovo corso in tema di tutela ambientale, dimostrati dai nostri concittadini”.