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Cronaca Teramo

Teramo, rubavano offerte in chiesa: li hanno scoperti così…

Nereto, il furto sacrilego svelato al paese grazie a una “mossa a sorpresa”: i ladri colti sul fatto mentre rubavano in chiesa

Nella quiete apparente della domenica delle Palme, un’ombra per nulla floreale si è insinuata tra le sacre mura della chiesa del Suffragio a Nereto. Un gesto fin troppo spinto, quasi una profanazione: una cassetta di sicurezza, custode di offerte, è stata strappata via, inghiottendo con sé circa 1500 euro destinati alla parrocchia.

Teramo, rubavano offerte in chiesa: li hanno scoperti così… – Abruzzo.cityrumors.it

La notizia si è diffusa rapidamente tra le vie del paese, con un velo di indignazione che ha increspato la quotidianità cittadina. Chi aveva osato violare la casa di Dio, profanando un luogo di preghiera e sottraendo beni destinati alla comunità?

La buona notizia è che a Nereto invisibili sentinelle vegliano silenziose. Occhi elettronici, discretamente posizionati dal Comune, tessono una trama di sguardi digitali sulla vita del paese. Sono state proprio queste telecamere a catturare frammenti cruciali di quella domenica mattina, a registrare ombre furtive che si aggiravano nei pressi della chiesa.

I carabinieri della stazione locale, guidati dalle immagini, hanno iniziato a riavvolgere il nastro degli eventi. Fotogramma dopo fotogramma, hanno scrutato i passaggi a ridosso del luogo sacro, analizzando ogni movimento.

Scoperti i furti in chiesa grazie alle telecamere di sorveglianza

Poi, come un filo d’Arianna nel labirinto delle riprese, è apparsa un’auto. Un veicolo anonimo, ma le cui fattezze e, soprattutto, la sua targa, non sono sfuggite all’occhio degli investigatori. Quel codice alfanumerico è diventato la chiave per scardinare il mistero.

Scoperti i furti in chiesa grazie alle telecamere di sorveglianza – Abruzzo.cityrumors.it

Da quel momento, l’indagine ha imboccato una strada sorprendentemente rapida. I carabinieri hanno incrociato i dati, collegando quella targa a dei volti, a delle storie. Il cerchio si è stretto inesorabilmente fino a condurre a Campli, un altro centro non lontano da Nereto.

Lì, l’identità dei profanatori ha preso forma: due individui, un trentenne e un settantunenne, entrambi residenti nella cittadina teramana. Un’insospettabile coppia, ora chiamata a rispondere di un’accusa pesante: furto aggravato.

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La refurtiva, quei 1500 euro sottratti alla comunità, forse non rappresentavano un ingente bottino, ma il gesto, la violazione del luogo sacro, ha lasciato un segno profondo. Nereto, però, grazie alla tecnologia discreta e all’efficace lavoro dei suoi carabinieri, ha saputo dare una risposta rapida e netta, dimostrando che in certi casi anche le ombre più furtive finiscono per essere illuminate dalla verità.

Marco Ercole

Giornalista, scrittore, amante della lettura. Mi piace scrivere di ogni cosa, diversificare gli interessi, ma tendenzialmente mi occupo di sport da 20 anni, collaborando anche con Repubblica, FOXSports, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Millimetro e molto altro ancora.