Sarà la prima volta di Maurizio Landini a Teramo, in un percorso che lo vedrà presente in tutte le regioni colpite dal terremoto. Alla conferenza invece erano presenti Giovanni Timoteo, segretario generale provinciale della Cgil e Emanuela Lorentone, segretario organizzativo che hanno esplorato i temi che verranno trattati con Landini, tra cui la ricostruzione e la scuola d’arte di Castelli.
Timoteo ha iniziato parlando di ricostruzione: “Stiamo mettendo insieme un report che in un paio di settimane ci permetterà di leggere bene quello che è successo nel territorio dal 2009 ad oggi. Siamo partiti con questo tipo di riflessione nel nostro congresso: non si può parlare solo di ricostruzione delle singole cose ma vedere anche quali necessità ci sono e quali potenzialità il territorio offre. Non c’è presunzione di dettare al territorio un agenda ma un impegno di mettere insieme qualche idea. Un esempio: possiamo ricostruire le abitazioni ma se poi non viene ad abitarci nessuno, qual è il senso di questa risorsa?”.
“Andiamo a Castelli per far conoscere a Landini una realtà che mette insieme lavoro, arte tradizione e cultura ma anche formazione. L’istituto d’arte ne è un esempio e va rilanciato attraverso risorse e progetti affinché diventi “istituto raro”, perché può diventare un simbolo del territorio e della ricostruzione. A Teramo invece si incontrerà col sindaco, con il presidente della Provincia, con il rettore dell’università e con il presidente della Camera di commercio per avere punti di vista diversi dal nostro. Landini verrà per dialogare e sollecitare il territorio”.