Abbiamo rivolto alcune domande ad Anas sulla “Teramo-mare”. Di seguito le risposte dell’Ente nazionale per le strade.
1) Dal novembre scorso, un tratto della Teramo-mare in direzione monti è parzialmente crollato nei pressi dello svincolo di Bellante. Da allora si procede ad un sola corsia in corrispondenza dell’area per un centinaio di metri. Quando si interverrà per il ripristino della normale situazione e quanto di conseguenza ci vorrà?
In seguito a un improvviso cedimento del corpo stradale Anas è immediatamente intervenuta avviando i lavori di ripristino. Gli interventi, anche di carattere strutturale, sono proseguiti senza soluzione di continuità e l’ultimazione, condizioni meteo permettendo, è prevista entro il prossimo mese di aprile.
2) Dall’estate scorsa invece la Teramo-mare è passata dal limite di velocità di 110km/h ai 90km/h per mancanza (si disse all’epoca) della corsia di emergenza. Molti cittadini hanno però riscontrato differenze con altri tratti di strade italiane (non per forza di competenza Anas) sempre privi di corsia di emergenza. Come mai?
Per la SS80 RAC non si parla di “corsia di emergenza” ma di “banchina laterale”, avendo la strada caratteristiche di classificazione “extraurbana principale” e non di autostrada. Lungo l’infrastruttura si rilevavano in passato frequenti violazioni dei limiti di velocità quale principale causa degli incidenti anche di notevole gravità, amplificata anche dagli elevati flussi di traffico presenti che caratterizzano il tratto stradale giornalmente e con punte stagionali particolarmente elevate nel periodo di esodo estivo. L’imposizione del limite di velocità a 90 Km/h per i primi 11 Km del tratto stradale ha consentito di abbassare i livelli di velocità per i flussi veicolari e favorire i controlli e le azioni repressive alle violazioni da parte degli organi di polizia. In forza dell’adozione del limite di velocita si è assistito ad una fortissima riduzione dell’incidentalità stradale nonché della gravità degli eventi. Circostanza questa fortemente apprezzata anche dagli Organi di Polizia Stradale e dalla Prefettura competente. La riduzione del limite di velocità sugli 11 Km comporta un incremento dei tempi di percorrenza di soli 80 secondi. Ciò a tutto vantaggio delle condizioni complessive di sicurezza dell’utenza stradale. Inoltre, le caratteristiche specifiche possono determinare un abbassamento dei limiti di velocità consentiti rispetto a quelli massimi previsti dal Codice della strada, come accade effettivamente in molte arterie stradali ed autostradali. In questo caso, la sezione stradale per i primi 11 Km ove è stato ridotto il limite di velocità a 90 Km/h si presenta, per evidenti ragioni legate all’epoca di progettazione dell’infrastruttura, di dimensioni ridotte rispetto alla sezione stradale prevista dalle norme tecniche attuali (DM 5.11.2001) con riguardo alla larghezza della banchina laterale e dello spartitraffico centrale. Lungo il tratto stradale sono presenti inoltre numerosi svincoli anche molto ravvicinati fra di loro. E’ importante inoltre ricordare che, come da rilevamento ISTAT, nel 2016 in Abruzzo diminuiscono sia gli incidenti che i feriti, in controtendenza rispetto ai dati rilevati nell’intero Paese. I dati in possesso di ANAS rilevano riduzioni sulla rete di competenza ancora più elevate rispetto ai dati medi regionali sopra indicati. Ciò anche grazie ad una costante valutazione delle azioni tecniche ed amministrative poste in essere al fine di ridurre e/o mitigare gli effetti negativi degli incidenti stradali.
3) Talvolta rimbalzano ipotesi dell’istituzione di un pedaggio sempre nel tratto in oggetto di intervista. E’ una eventualità davvero al vaglio nel futuro a medio o a lungo termine?
Al momento non sono previste ipotesi di pedaggiamento del tratto stradale da parte di ANAS benché il tratto stradale sia di collegamento con tratti pedaggiati (A24 e A14).
4) In attesa della definizione del quarto ed ultimo lotto, quali e quanti benefici (se calcolabili) ha portato la realizzazione della Teramo-mare?
I lavori di costruzione della SS 80 Racc, tratto in variante all’attuale Strada Statale 80 del Gran Sasso d’Italia, hanno interessato territori urbanizzati e caratterizzati dalla presenza diffusa sia di nuclei commerciali e produttivi che di insediamenti abitativi. La realizzazione del nuovo asse stradale risponde alla necessità di attribuire alla viabilità oggetto di intervento funzionalità più ampie e standard di sicurezza più adeguati al ruolo che devono assolvere in relazione sia al sensibile aumento dei mezzi in transito tra Teramo e la costa adriatica (il traffico giornaliero medio totalizza un numero di veicoli pari a 40.000 veicoli giorno dei quali il 20% è costituito da traffico pesante) sia nella eliminazione delle situazioni di accentuata criticità, che erano create dalla commistione di flussi di traffico di natura eterogenea (traffico in attraversamento e viabilità locale) su sedi stradali con numerose immissioni a raso. Premesso quanto sopra la realizzazione della SS 80 Racc ha portato benefici in termini di sicurezza della circolazione, diminuzione dei tempi di percorrenza, riduzione delle emissioni nocive in corrispondenza dei centri abitati, razionalizzazione delle connessioni tra viabilità principale e viabilità secondaria.
5) L’ultima domanda riguarda l’impegno di Anas sulla Teramo-mare.
La Teramo-Mare costituisce una fra le più importanti arterie non solo della provincia di Teramo ma dell’intero territorio regionale. Come già sottolineato la stessa è interessata da un traffico giornaliero di 40.000 veicoli/giorno. Nell’anno 2017 sono stati impegnati circa 360.000 euro per la sola Manutenzione Ordinaria. Un impegno notevole dal punto di vista finanziario è stato svolto da ANAS per il mantenimento e il progressivo miglioramento delle condizioni di confort e sicurezza per l’utenza attraverso la realizzazione di nuova pavimentazione per un importo negli ultimi due anni di circa 2 milioni di euro e di nuovi impianti per l’illuminazione di tutti gli svincoli dell’arteria per un impegno complessivo di circa 1 milione di euro (lavori recentemente avviati). Lungo l’asse stradale operano attualmente una squadra di cantonieri costituita da sei cantonieri e da due sorveglianti.