Presenti al meet i rappresentanti delle scuole Liceo Scientifico Marie Curie, I.I.S “Delfico-Montauti”, IISS G. Peano – C. Rosa, I.I.S Moretti, Liceo Scientifico Melchiorre Delfico, Liceo Scientifico Albert Einstein, Liceo Giannina Milli, con gli assessori regionali Quaresimale e D’Annuntiis, il direttore generale della ASL di Teramo Maurizio di Giosia insieme a Giandomenico Pinto, i rappresentanti ed i tecnici della TUA, nonchè il presidente della provincia e i sindaci dei comuni coinvolti. Unica istituzione assente è stata il Comune di Teramo.
L’incontro è stato fortemente apprezzato dalle istituzioni presenti, soprattutto dal direttore Di Giosia e dal sindaco di Castelli Seca, i quali ci hanno tenuto ad esprimersi in favore degli studenti e della risoluzione dei problemi legati alla riapertura delle scuole.
Ci sono diverse novità in seguito al comunicato stampa dei giorni scorsi, partendo da quanto affermato dall’assessore Quaresimale: sono stati stanziati 1 milione di euro per l’installazione di termoscanner nelle scuole e un ulteriore milione di euro per l’acquisto di tablet per gli studenti che non dovessero avere dispositivi a disposizione.
Importante risvolto arriva anche dall’assessorato regionale alla sanità, considerata la siglatura dell’accordo che vedrà disponibile, “a breve”, tamponi rapidi gratuiti nelle farmacie per il personale scolastico e la popolazione studentesca.
Il dott. Pinto dell’Asl di Teramo ha dichiarato la preoccupazione che vige per il mondo scolastico, soprattutto dovuta alla poca distanza all’interno delle scuole e fuori, come sui mezzi trasporto, ed inoltre ai problemi organizzativi e familiari che ne derivano. Inoltre si augura che i tamponi dell’accordo tra Regione e Farmacie siano di terza generazione per poter scovare anche le varianti del virus SARS-CoV2.
Per quanto riguarda i trasporti, l’assessore regionale di competenza, D’Annuntiis ha asserito come la colpa degli assembramenti alle fermate degli autobus e sopra ai mezzi di trasporto, debba essere attribuita a scuole e comuni, poiché dovuti al non rispetto degli accordi fatti nel tavolo prefettizio e alla poca presenza di controlli da parte delle forze dell’ordine.
L’ingegnere Di Paolo della TUA dichiara anche che il servizio non può essere ulteriormente implementato per mancanza di risorse fisiche, ma che l’azienda è a disposizione per modifiche dedicate, in più riferisce come sia stato proposto di organizzare nuovamente le classi in base ai comuni di provenienza degli studenti, scelta rifiutata categoricamente dai dirigenti scolastici.
Il Comitato Scuole Sicure Teramo, infine, si è dichiarato sorpreso dall’assenza del Comune di Teramo all’incontro, il quale sfugge da mesi alla responsabilità di organizzare lo screening scolastico, come già fatto in diversi comuni della provincia.