Il cortocircuito tra Comune di Teramo e Ruzzo Reti dà il la ad una situazione di certo particolare, iniziata nel marzo scorso quando la società acquedottistica aveva sottolineato all’amministrazione con una missiva la necessità di apporre dei contatori alle fontanelle, come stabilito dalla legge, anche per controllare eventuale perdite.
Dal Comune la risposta è stata sostanzialmente che le fontanelle riconosciute sono solo 22, numero ben lontano dal numero invece censito sul territorio comunale dalla società acquedottistica.
La Ruzzo Reti, per questo, ha progressivamente iniziato il distacco delle fontane che il Comune non riconosce, tra cui anche quella posta a Viale Bovio, punto di riferimento di molti ciclisti.
A quanto si apprende dal presidente del CdA della Ruzzo Reti, Alessia Cognitti, del territorio provinciale solo con il Comune di Teramo l’azienda avrebbe riscontrato tale problematica per apporre i contatori previsti, mentre altri Comuni si sono messi o si stanno mettendo in regola.