Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Teramo, al termine di un’accurata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, ha scoperto la reale attività del locale commerciale
Gli annunci pubblicati sia sui giornali che sui classici siti online che reclamizzavano massaggi e prestazioni particolari potevano far pensare a una attività normale, ma invece si offrivano “servizi” completamente diversi ai clienti che arrivavano dalle zone limitrofe. E’ quanto accadeva in un locale commerciale nel Comune di Colonnella, in provincia di Teramo, in Abruzzo, dove quello strano via vai di persone ha inevitabilmente attirato l’attenzione prima delle persone e poi delle forze dell’ordine.

Tre persone di origine straniera – due donne e un uomo – sono state denunciate a piede libero per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nell’ambito di un’indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura della Repubblica di Teramo.
Prestazioni particolari
Un locale commerciale come tanti su strada. Un’attività pubblicizzata con cartelli, annunci sui giornali, sui siti specializzati e sui social network, dove venivano reclamizzate attività di massaggi e prestazioni particolari. Soltanto che, dopo un’accurata indagine condotta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Teramo, è stato scoperto un “giro” completamente diverso, dove le prestazioni particolari non erano altro che quelle servite in una vera e propria casa d’appuntamenti. L’operazione, denominata Hot Passion 2, rappresenta l’apice di una attività investigativa che ha preso avvio da una serie di indizi emersi nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo del territorio e da segnalazioni precise di alcuni residenti.

I militari hanno condotto servizi di osservazione, pedinamento e intercettazioni video, individuando numerosi annunci sul web che proponevano, in modo inequivocabile, incontri sessuali nella zona di Colonnella. La Polizia di Teramo ha denunciato a piede libero tre soggetti extracomunitari, due donne e un uomo, per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e ha sottoposto l’inevitabile sequestro del locale commerciale.
Donne che vivevano all’interno del locale
L’attività di indagine, il controllo dei tabulati telefonici e il pedinamento di qualche sospettato, ha portato all’individuazione di quella che era una vera e propria casa d’appuntamenti dove vivevano 24 ore al giorno alcune ragazze pronte a offrire le loro prestazioni sessuali dietro pagamento di un compenso economico al cliente che prenotava una sessione di massaggi e trattamenti particolari. I locali versavano in precarie condizioni igienico-sanitarie e dopo vari accertamenti alcune delle ragazze sono risultate essere immigrate clandestine, mentre altre erano in Italia con il permesso di soggiorno con visto turistico.

Secondo quanto ricostruito, gli indagati organizzavano una continua rotazione delle donne, che restavano nella casa circa dieci giorni, per assicurare varietà all’offerta rivolta ai clienti, inoltre nel corso delle perquisizioni, le Fiamme Gialle hanno sequestrato denaro contante, ritenuto provento delle attività illecite, oltre a beni e materiali impiegati nelle prestazioni sessuali. Sono in corso accertamenti su agende e documenti extracontabili rinvenuti, anche ai fini della ricostruzione fiscale dei guadagni non dichiarati.





