Nel pomeriggio di ieri in un’azienda di inerti a Campli, in provincia di Teramo, si è verificato un incidente sul lavoro.
Un uomo di 53 anni, autista di un camion, è infatti rimasto ferito dopo che il mezzo su cui stava lavorando si è ribaltato su di un lato: l’operatore, nel tentativo di scendere dal veicolo pesante prima dell’impatto, è rimasto schiacciato sotto la cabina.
Le sue condizioni sono sembrate essere piuttosto serie, per quanto non in pericolo di vita: trasportato dal 118 all’ospedale di Teramo, secondo le prime informazioni l’uomo avrebbe riportato una frattura ad una gamba.
Per liberarlo dal mezzo, i Vigili del Fuoco, intervenuti con un mezzo operativo, un autogru e un fuoristrada, hanno utilizzato alcuni cuscini sollevatori pneumatici in dotazione.
Una volta estratto dal mezzo, i Vigili del Fuoco hanno poi fornito assistenza al personale sanitario del 118, che ha prestato le immediate cure al ferito. Sul posto sono giusti, per procedere agli accertamenti del caso, anche i Carabinieri di Campli.
Un altro caso che allunga la lista degli incidenti sul lavoro
Stando a quanto affermano gli ultimi dati dell’Inail, nel corso del 2022 sono state presentate 697.773 denunce di infortunio sul lavoro per tutto il 2022, in incremento del 25,7% rispetto al 2021.
I dati rilevano peraltro un incremento piuttosto deciso sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dal 474.847 del 2021 ai 607.806 del 2022, in aumento del 28%, sia di quelli in itinere, occorsi nel tragitto di andata e di ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento dell’11,9% da 80.389 a 89.967 unità.
L’analisi territoriale delle denunce da infortunio evidenzia inoltre un aumento delle denunce da infortunio in tutte le aree del Paese. È stata più consistente al Sud (+ 37,3%), macro area seguita dalle Isole (+ 33,2%), dal Nord Ovest (+ 30,4%), dal Centro (+ 29,4%) e dal Nord Est (+ 13,3%). Tra le regioni che hanno riscontrato il maggiore incremento percentuale si segnalano in particolar modo la Campania (+ 69,8%), la Liguria (+ 49%) e il Lazio (+ 45,4%).
Infine, i dati Inail evidenziano come l’incremento sia legato sia alla componente femminile (+ 42,9%, da 200.557 a 286.522 denunce) sia a quella maschile (+ 16% da 354.679 a 411.251 denunce). L’incremento ha riguardato sia i lavoratori italiani (+ 27%) sia quelli extracomunitari (+ 20,8%).