Un piccolo gesto è costato caro a quello di un uomo di 43 anni, arrestato dai Carabinieri in occasione di un incontro casuale con il personale dell’Arma.
A tradire l’uomo è infatti un gesto istintivo e non controllabile, che lo ha però fatto emergere in modo chiaro dinanzi ai Carabinieri, che si sono immediatamente insospettiti dinanzi a quello che hanno inteso essere un comportamento molto particolare.
L’uomo, infatti, ha istintivamente coperto il volto con il cappuccio del giaccone al fine di celare la propria identità proprio mentre incontrava i Carabinieri. Quanto basta per spingere i rappresentanti dell’Arma a vederci un po’ più chiaro su quella condotta ritenuta – a ragione – anomala, e che ha effettivamente portato alla luce una situazione insolita.
Sull’uomo pendeva un mandato di cattura
Vedendo quello strano comportamento da parte dell’uomo, i Carabinieri hanno deciso di fermare il 43enne, su cui pendeva un mandato di cattura emesso nello scorso mese di febbraio dall’autorità giudiziaria di Ancona.
L’uomo, che vive nelle Marche, doveva infatti scontare tre anni e otto mesi di reclusione per i reati di lesioni personali, violenza privata e atti persecutori nei confronti dell’ex moglie, da cui risulta essere legalmente separato.
I fatti sono accaduti nel 2018 in territorio marchigiano, ma l’uomo è stato intercettato a Teramo, dove stava evidentemente trascorrendo una parte della sua latitanza, ora interrotta da un controllo dei carabinieri in servizio di vigilanza nei pressi dell’autostazione di piazza San Francesco.
Facile, per loro, rendersi conto che qualcosa non andava. I militari si sono infatti insospettiti quando l’uomo, alla loro vista, ha cercato di chiudersi il cappuccio per celare il proprio viso: un comportamento che ha indotto i Carabinieri ad approfondire il controllo, che ha condotto all’identificazione dell’uomo e al suo conseguente arresto.
Il 43enne dopo le formalità di rito è stato per il momento associato al carcere di Teramo dove finirà di scontare la pena residua.