L’Arta spiega che “Le piogge potrebbero aver causato e veicolato verso la costa gli sversamenti responsabili dell’alterazione dei parametri microbiologici (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali).
Tra le ipotesi al vaglio dei tecnici dell’Agenzia, la più accreditata è quella di un sovraccarico dei depuratori presenti a ridosso delle foci dei fiumi che potrebbero aver causato una disfunzione dei processi di depurazione”.
“I 7 punti di prelievo per il monitoraggio delle acque di balneazione, dove si sono verificati i superamenti dei limiti previsti dalla legge per l’idoneità delle acque, si trovano tutti in prossimità delle foci di fiumi, torrenti e fossi. In particolare, si tratta di tratti di costa adiacenti i fiumi Vibrata, Feltrino e Foro, il torrente Borsacchio e il fosso Pretaro”.
Il campionamento e le analisi dei punti interessati dal superamento dei limiti è stato ripetuto il giorno 15 giugno, dando esiti tutti conformi alla legge. Pertanto, il fenomeno è da ritenersi del tutto occasionale e connesso alle precipitazioni atmosferiche dei giorni precedenti e al weekend di bel tempo che ha riversato migliaia di turisti lungo la costa con probabile sovraccarico degli impianti di depurazione.
“l monitoraggio dei punti interessati dal superamento dei limiti – ha dichiarato il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio – proseguirà fino alla risoluzione del problema che si considera del tutto occasionale. L’auspicio – ha concluso l’avv.
Dionisio – è che i dati, rientrati nella norma, siano confermati anche all’esito dei prossimi controlli previsti dalla normativa, affinché l’evento possa ritenersi definitivamente concluso”.