I superamenti dei valori di legge emersi dai campionamenti delle acque marine eseguiti da Arta Abruzzo lo scorso 13 giugno, sono verosimilmente connessi alle precipitazioni che hanno colpito l’entroterra.
L’Arta spiega che “Le piogge potrebbero aver causato e veicolato verso la costa gli sversamenti responsabili dell’alterazione dei parametri microbiologici (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali).
Tra le ipotesi al vaglio dei tecnici dell’Agenzia, la più accreditata è quella di un sovraccarico dei depuratori presenti a ridosso delle foci dei fiumi che potrebbero aver causato una disfunzione dei processi di depurazione”.
“I 7 punti di prelievo per il monitoraggio delle acque di balneazione, dove si sono verificati i superamenti dei limiti previsti dalla legge per l’idoneità delle acque, si trovano tutti in prossimità delle foci di fiumi, torrenti e fossi. In particolare, si tratta di tratti di costa adiacenti i fiumi Vibrata, Feltrino e Foro, il torrente Borsacchio e il fosso Pretaro”.
Il campionamento e le analisi dei punti interessati dal superamento dei limiti è stato ripetuto il giorno 15 giugno, dando esiti tutti conformi alla legge. Pertanto, il fenomeno è da ritenersi del tutto occasionale e connesso alle precipitazioni atmosferiche dei giorni precedenti e al weekend di bel tempo che ha riversato migliaia di turisti lungo la costa con probabile sovraccarico degli impianti di depurazione.
“l monitoraggio dei punti interessati dal superamento dei limiti – ha dichiarato il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio – proseguirà fino alla risoluzione del problema che si considera del tutto occasionale. L’auspicio – ha concluso l’avv.
Dionisio – è che i dati, rientrati nella norma, siano confermati anche all’esito dei prossimi controlli previsti dalla normativa, affinché l’evento possa ritenersi definitivamente concluso”.