Servizio di prericovero al Mazzini: “Un’innovazione organizzativa vantaggiosa”

Compie 6 mesi di vita il neonato Servizio Aziendale di “Prericovero”, organizzato dal “Mazzini” di Teramo e che, pian piano, si sta estendendo anche agli altri ospedali dell’Azienda Sanitaria teramana.

 

Un servizio fondamentale, che cambia completamente l’organizzazione dei ricoveri per gli interventi chirurgici programmati e che garantisce ai pazienti un percorso preoperatorio rapido, sicuro, personalizzato e trasparente nei modi e nei tempi di attesa.

“Fino a 6 mesi fa, infatti”, si legge in una nota della ASL Teramo, “la programmazione degli interventi era di competenza esclusiva dei singoli Reparti chirurgici e questo comportava una serie di disfunzioni organizzative, come per esempio quella di dover anticipare la degenza di uno o più giorni rispetto all’intervento, facendo occupare un posto letto non al fine di erogare cure sanitarie ma al solo fine di poter sottoporre il paziente agli accertamenti necessari per la valutazione preoperatoria.

Con il precedente modello organizzativo inoltre, la valutazione anestesiologica veniva effettuata soltanto il giorno prima dell’intervento chirurgico determinando un sovraccarico lavorativo degli anestesisti, che si trovavano costretti a valutare le condizioni cliniche dei pazienti a brevissima distanza dall’intervento chirurgico, e con un sovraccarico lavorativo dei servizi connessi all’anestesia ( cardiologia, pneumologia, radiologia…) che si trovavano ad effettuare le varie consulenze richieste e gli esami necessari in regime di urgenza e con pochissimo tempo a disposizione.

La presenza, oramai sempre piu attuale, di pazienti con pluripatologie preesistenti determinava spesso la necessità di ottimizzare e/o sospendere le terapie assunte in previsione dell’intervento chirurgico ma la prassi di valutare i pazienti soltanto la sera prima dell’intervento chirurgico determinava spesso l’impossibilità di effettuare l’intervento il giorno seguente con un ricovero di alcuni giorni che si risolveva con un nulla di fatto. Gli stessi pazienti rimanevano in attesa di essere chiamati per il ricovero ma senza sapere quando e, dunque, in una condizione di grande stress e senza avere nessuna ulteriore informazione che gli permettesse di organizzare la propria vita quotidiana, il lavoro, la famiglia”.

“Da sei mesi, invece, nell’ambito di una più complessiva attività di reingegnerizzazione dei processi aziendali”, spiega ancora la Direzione sanitaria locale, “il Servizio di Prericovero, la cui organizzazione e cura è stata affidata al Dottor Franco Cantagalli, Anestesista/Rianimatore dell’Ospedale di Teramo, ha ottenuto grandi risultati occupandosi, dal mese di gennaio a tutt’oggi, di ben 2.300 pazienti”.

“Persone che hanno così potuto usufruire di un servizio ambulatoriale centralizzato che prende completamente in carico il paziente non appena lo stesso ha ricevuto l’indicazione ad un intervento chirurgico, programmando, a debita distanza dall’intervento, tutti gli accertamenti opportuni per essere giudicato idoneo in vista dell’esecuzione dell’intervento (analisi del sangue, esami radiologici, visita anestesiologica, visite cardiologiche ecc.). Il paziente non deve occuparsi di nulla e deve solo presentarsi nel giorno prestabilito per eseguire, in un’unica seduta e nella stessa sede, tutti gli esami e le consulenze per lui prescritti sulla base delle proprie condizioni di salute.

Inoltre, Dalla collaborazione creata ad hoc con i medici di medicina generale, mediante una apposita scheda clinica, i pazienti giungono al servizio prericovero con una serie di informazioni utili e necessarie per una più puntuale valutazione preoperatoria.

Il Servizio di Prericovero si occupa anche di dare al paziente tutte le informazioni necessarie, in modo che lo stesso possa decidere, con la debita consapevolezza delle proprie condizioni di salute, di fornire (o meno) il proprio consenso all’intervento”.

“Il Servizio di Prericovero – dichiara il Dottor Franco Cantagalli – sta già producendo notevoli vantaggi, a diversi livelli. Ad esempio, il paziente accede all’intervento nelle migliori condizioni di salute e dopo una attenta valutazione delle condizioni di salute che permette, per tempo, di ottimizzare o sospendere le eventuali terapie mediante un discorso personalizzato e multidisciplinare. Vengono così diminuiti i rischi legati all’anestesia ed alla procedura chirurgica; la distribuzione del lavoro nei vari servizi (il laboratorio analisi, la cardiologia, la radiologia ecc.) è più conveniente e non è costantemente soggetta ad urgenza; la presenza di un certo numero di pazienti già visitati e giudicati idonei all’intervento, fa sì che si possa ottimizzare la lista operatoria evitando di far saltare degli interventi, come accadeva in passato, magari solo a causa di una banale febbre del paziente che, invece, può essere immediatamente sostituito con un altro; viene ridotta la mobilità passiva in quanto la programmazione precisa e la presa in carico del paziente, subito dopo l’indicazione chirurgica, lo rende meno ansioso e meno interessato a cercare altrove la possibilità di operarsi; inoltre diminuiscono notevolmente i costi perché lo studio del paziente avviene ambulatorialmente e non in regime di ricovero, con una notevole riduzione delle giornate di degenza, dell’occupazione dei posti letto, dei rischi legati alle infezioni ospedaliere, ma anche perché gli esami e le consulenze specialistiche non vengono eseguite tutte a prescindere, ma sono richieste in maniera mirata per ogni singolo paziente e con una netta diminuzione rispetto al passato.

Potrei continuare, ma sono certo che si sia già compresa la portata di ricadute positive che tale innovazione organizzativa ha prodotto. Questo, per dire che non sempre, per ottenere un beneficio sono necessarie ulteriori risorse economiche, ma spesso è sufficiente anche solo ripensare l’organizzazione dei processi. Sono grato alla Direzione Generale Aziendale che mi ha dato questa possibilità e sono certo che da questo Servizio otterremo grandi soddisfazioni.”

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