“Tutto tace. Come se la l’impossibilità a svolgere una materia scolastica come l’attività motoria non fosse un argomento interessate. Eppure si sta parlando di bambini. Si sta parlando di scuola. Si sta parlando di attività motoria. Una materia che, tra l’altro, di recente è stata anche oggetto di valutazione da parte delle insegnanti che, settimana dopo settimana, cercano di fare il possibile per ovviare ad un problema che va avanti da troppo tempo: in pratica dall’inizio dell’anno scolastico”, sottolineano i genitori.
“Il tutto nell’apparente indifferenza generale. Ebbene si. Perché possiamo comprendere tutto. O quasi. Ma sicuramente non possiamo comprendere come con due settimane di tempo Sindaco, assessori e Dirigente Scolastico non siano riusciti a trovare il tempo di mettersi in contatto con noi e/o fissare la data per un incontro. Questo no. Questo non riusciamo proprio a comprenderlo. Un argomento, quello della scuola, che avrebbe dovuto ricevere immediate attenzioni da parte di tutti e che, invece, stiamo purtroppo riscontrando solo silenzi”.
“Eppure”, proseguono i rappresentanti di classe, “tutti sono al corrente del problema almeno dall’avvio dell’anno scolastico. Ma, in tutti questi mesi, sono stati solo in grado di permettere l’uso del Palavolley ai bambini delle classi terza, quanta e quinta. E per i bambini di prima e seconda? Per loro nulla. Come se il problema fosse secondario. Come se non avessero anche loro il diritto a svolgere attività motoria in un luogo dedicato”.
“L’impressione che abbiamo è che le parti interessate, quindi Sindaco, assessori e Dirigente Scolastico, stiano prendendo tempo in attesa della primavera, quindi della bella stagione, per poi dichiarare in pompa magna che i bambini potranno svolgere attività motoria all’aperto. No, grazie. Il problema va affrontato, non rimandato. O, peggio, evitato. Detto questo, ci auguriamo che almeno questa volta qualcuno si faccia sentire. E che, magari, a stretto giro si riesca persino a fissare un incontro. Noi restiamo ancora una volta in attesa”.