Le accurate indagini svolte dai militari dell’Arma hanno ricostruito puntualmente i fatti avvenuti domenica 3 maggio scorso. Gli approfondimenti portati a termine hanno consentito di accusare i due indagati il più grave reato di tentato omicidio aggravato dall’uso delle armi e dei futili motivi. Alla base dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere vi è il pericolo di reiterazione del reato e la pericolosità della coppia.
L’agguato è scaturito dal furto, da parte della vittima, di una fiala di metadone e di una somma di denaro alla donna, che con il compagno ha così deciso di organizzare la spedizione punitiva.
Nel frattempo il 38enne resta ricoverato in coma farmacologico e prognosi riserva all’ospedale di Teramo. I medici, al momento, non considerano il rosetano accoltellato in pericolo di vita.