E questo ad una settimana dalla riorganizzazione della tratta Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma. In poche parole, il quadro che ne emerge è quella di una provincia sempre più isolata nei collegamenti con Roma e L’Aquila.
“Questioni che avevano denunciato nei giorni scorsi ed alle quali la politica e il presidente di TUA avevano risposto che nulla sarebbe cambiato e che per i viaggiatori restavano garantite le stesse condizioni e la stessa fruibilità dei servizi”, si legge in una nota.
Una bugia colossale che i cittadini Teramani stanno riscontrando quotidianamente sulla loro pelle e che ci consegnano una situazione con un aumento dei tempi di percorrenza anche di un’ora, con continui cambi autobus sia al terminal dell’Aquila che a Teramo per chi prosegue o arriva dalla zona costiera con danni incalcolabili al settore turistico, biglietterie chiuse nei giorni festivi e quindi difficoltà a trovare i titoli di viaggio, utenti appiedati al terminal di Roma in quanto l’autobus per L’Aquila strapieno, corse indicate nel sito web aziendale inesistenti (es.corsa festiva 16,50 per L’Aquila) con studenti e lavoratori che hanno acquistato il biglietto ed atteso invano l’autobus alla fermata.
In aggiunta, per consentire le coincidenze a Teramo per Giulianova, si stanno modificando alcuni orari delle corse sub-urbane, come ad esempio la corsa delle 20,10 alle ore 20,40, penalizzando di fatto un numero importante di viaggiatori.
Anche per quanto riguarda le sub concessioni e gli affidamenti diretti che Tua sta effettuando a favore di piccole imprese private si stanno generando disservizi. Ad esempio con l’ultimo affidamento in sub concessione del collegamento Cologna-Roseto, per lo più utilizzato per raggiungere l’ospedale di Giulianova, il collegamento dalle frazioni di Roseto per Giulianova viene interrotto e diventa in coincidenza.
Sul trasporto pubblico si torna al Medioevo. Mentre in tutta Italia si ragiona e si chiede con forza di estendere l’alta velocità a tutte le regioni, mentre si affida tramite gara ad un unico vettore tutti i servizi di trasporto, la provincia di Teramo viene decapitata dell’unico collegamento diretto con la capitale e procede ad una moltiplicazione di affidamenti a piccole e piccolissime imprese con un peggioramento evidente dei servizi ed una maggiore precarietà per i lavoratori.
Su tutte queste problematiche e sulle criticità del trasporto pubblico nella nostra provincia, così come già annunciato, si terrà nei prossimi giorni una iniziativa pubblica alla quale chiederemo la partecipazione dei rappresentanti della politica, dei sindaci, delle associazioni che rappresentano gli operatori del turismo e del commercio, dei pendolari, dei rappresentanti degli studenti, di quanti vorranno portare il loro contributo e la loro testimonianza, al fine di ripristinare un servizio di trasporto pubblico dignitoso con condizioni e costo del servizio al pari di tutti gli altri abruzzesi.