“L’iniziativa nasce da una nostra azione di approfondimento delle carte e successiva segnalazione” dicono Iampieri e Cordoni “avevamo posto in guardia la maggioranza anche in Consiglio Comunale sulla pericolosità insita in questa ulteriore proroga ma di fronte all’ennesimo rifiuto di confronto non ci è rimasto che sollecitare gli enti preposti al controllo”.
La storia di questa vicenda risale al 2017 quando la Comunità Montana della Laga ha prorogato una prima volta la gara per quattro anni per i soli comuni di Campli e Torricella, mentre l’appalto iniziale prevedeva anche altri tre Comuni: Cortino, Rocca Santa Maria e Valle Castellana. Successivamente allo scadere della prima proroga prevista da contratto si è deciso di operare una nuova proroga tecnica portando l’affidamento in totale a 10 anni e senza predisporre, come normativa prevede, gli atti propedeutici alle necessarie procedure della nuova gara.
“Inoltre, abbiamo contestato anche il potere dell’attuale Commissario ad effettuare l’ennesima proroga, che a nostro giudizio senza la preventiva autorizzazione della Giunta Regionale non era possibile. In tal senso gli uffici regionali hanno risposto che non vi è stata in merito alcuna autorizzazione alla nuova proroga…”
È l’ennesimo pasticcio amministrativo di Agostinelli che da consigliere di minoranza votava contro l’introduzione della raccolta differenziata e poi da assessore prima e da Sindaco successivamente ha prorogato alla stessa azienda l’appalto per quasi 10 anni invece di rivolgersi al mercato con una nuova gara oppure di seguire gli altri comuni che si sono affidati al MOTE essendone il Comune di Campli anche socio.
“Continueremo ad approfondire questa vicenda – dicono Iampieri e Cordoni – per comprendere se i camplesi avrebbero potuto risparmiare sulle bollette della Tari e perché la Giunta Comunale ha deciso al contrario di continuare un servizio che all’inizio contestava.
Purtroppo, sono trascorsi 9 anni e dobbiamo apprendere con stupore dalla giunta comunale che non hanno nemmeno iniziato a predisporre le carte per il nuovo affidamento”.
Intanto, anche la Regione Abruzzo si è messa in moto per capire la situazione convocando la commissione di vigilanza per giovedì 23 giugno.