Di Michele era nato a Sant’Omero nel gennaio del 1930 e nel 1948, dopo aver iniziato a correre in bicicletta, si trasferisce in Venezuela. Dove viene naturalizzato: nel 52′ diventa campione nazionale di inseguimento.
Antonio Di Michele (che per i sud-americani era diventato Antonio Demichelis), nel 1955 vinse la medaglia d’oro ai campionati Panamericani di Città del Messico. Nell’occasione fissa il record mondiale su pista nel chilometro da zero. I giornali dell’epoca titolarono: “In Messico una freccia italiana”.
Antonio resta nello stato sudamericano, dove apre un negozio di biciclette, a Caracas, frequentato da personalità importanti. Poi il ritorno in Italia, nel 1963, quando abbandona il ciclismo e si dedica alle attività di famiglia.
Ricordi di un ciclismo che oramai appartiene loro ai libri di storia. E a Poggio Morello, dove tornò, ha condiviso passione e allenamenti anche con Franco Franchi, ciclista professionista scomparso pochi mesi fa. In tanti ricordano la passione per le due ruote che Antonio ha sempre trasmesso a coloro che lo hanno conosciuto. I funerali si terranno domani, venerdì 15 marzo alle ore 11, nella chiesa di Poggio Morello.