Il Cenerone, il vulcanello di Borgo Santa Maria di Pineto, sarà d’ora in avanti un’attrattiva per lo sviluppo di un nuovo segmento turistico, legato soprattutto al rispetto della natura, all’evoluzione di un ambiente in cui fauna e flora stanno dimostrando di poter sopravvivere in condizioni estreme.
Il sindaco Robert Verrocchio punta molto sulla valorizzazione del Geoparco, inaugurato lo scorso mese di febbraio. L’interesse attorno al Geoparco e al suo vulcanello sta crescendo. In occasione delle giornate del Fai, il sito è stato meta di tantissimi visitatori. Il Cenerone dunque sarà una delle attrattive turistiche, oltre che del mondo scientifico nazionale e internazionale.
L’amministrazione locale ha già pianificato una serie di iniziative che si abbinano al mondo scientifico, culturale e didattico. Il Geoparco di Borgo Santa Maria potrebbe essere l’attore principale di una rete di vulcanelli presenti sul territorio comunale. Ne sono stati infatti individuati altri. Ci sono 15 anni di studi da parte del mondo scientifico attorno al vulcanello di Borgo Santa Maria di Pineto.
Studi condotti prevalentemente dal professor Francesco Stoppa, geochimico e vulcanologo dell’Università d’Annunzio di Chieti che con il suo staff, composta da altri luminari, in questi anni ha cercato di capire l’evoluzione del Cenerone.
Un oggetto che suscita l’interesse non solo del mondo scientifico, ma anche di semplici persone incuriosite dalla presenza di questo cratere. Il Cenerone conferma la sua attività ogni giorno. Il suo cratere lentamente cresce e attorno sono visibili i segni di un’attività che parte da lontano, da una profondità di circa 4 chilometri nel sottosuolo.