Il problema è che per almeno tre mesi e mezzo, la struttura organizzativa e amministrativa del parco marino Torre del Cerrano, in attesa dell’espletamento del bando, potrebbe ritrovarsi senza una figura chiave. Il presidente Leone Cantarini nei giorni scorsi ha inviato tutta la documentazione al Ministero dell’Ambiente che avrà il compito e anche l’obbligo di tamponare la situazione di “vacatio” che si è venuta a determinare.
Quindi lo stesso ministero potrebbe nominare nelle prossime settimane un direttore pro tempore che svolgerà le naturali mansioni all’interno dell’Amp per il periodo necessario. Solo a conclusione del concorso ci sarà la nomina ufficiale del nuovo direttore. Il Consiglio di Amministrazione dell’Amp aveva avviato una procedura che consentisse a Vallarola di restare in carica sino a quando non si sarebbe portato a termine il bando.
Il Comune di Ancona, di cui Fabio Vallarola è dipendente, aveva però concesso una proroga di un solo mese, sino al 31 gennaio. Tant’è che proprio in questi giorni l’ex direttore dell’Area Marina Protetta è tornato ad occupare il suo posto di lavoro. Quindi l’Amp si era trovata nella condizione di accelerare i tempi per il nuovo bando, inserendo criteri ben precisi per l’individuazione della nuova figura.
Ma a mettere i bastoni tra le ruote è stato un ricorso presentato al Ministero dell’Ambiente da parte di soggetti terzi che hanno accusato il CdA del parco marino di aver confezionato un bando ad hoc per Vallarola. Sarà il ministero a fare chiarezza sulla vicenda. Ma intanto la situazione che si è venuta a creare rischia di allungare i tempi e con una stagione turistica che sta per partire.