Stanchi dei tempi biblici per ottenere un esame dal servizio sanitario? C’è una procedura, prevista per legge, che garantisce ai cittadini il rispetto del diritto a ottenere una prestazione sanitaria in tempi adeguati.
Chiamata “percorso di tutela”, il procedimento permette di conseguire una prestazione nei termini indicati dalla prescrizione del medico ed è prevista dall’articolo 3 della legge n. 124/98, che afferma che “qualora l’attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre il termine fissato, l’assistito può richiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attività libero-professionale intramuraria, ponendo a carico della Asl la differenza tra la somma versata a titolo di ticket e l’effettivo costo di quest’ultima”.
Una procedura che le sigle sindacali dichiarano che pochi conoscono e che proprio per questo motivo non sarebbe fruita da tanti. A tal fine, Cgil di Teramo, Spi Cgil e Federconsumatori, si mettono a disposizione di chiunque si vedesse fissare una visita medica o un esame diagnostico in tempi troppo lunghi, e intenda invece avviare tale percorso di tutela.
Come attivare il percorso di tutela
Attivare la procedura è peraltro piuttosto semplice. Le sigle ricordano come per attivarla occorre compilare un apposito modulo: è proprio in questa fase che il sindacato e Federconsumatori garantiscono un decisivo apporto, ricordando come siano già stati 15, al momento, i ricorsi di questo genere avviati da altrettanti cittadini nei confronti della Asl di Teramo con il supporto della Cgil.
Tra i casi seguiti c’è quello di Stefania Pavone, di Pineto, mamma di un bimbo. “A marzo 2023 prenoto tramite la Asl una ecografia cardiaca per mio figlio (visita in libera professione senza priorità, quindi con impegnativa del medico). Appuntamento al 1° febbraio 2024. Qualche giorno fa la Asl mi chiama per disdire l’appuntamento, dato che il medico non è disponibile, senza darmene un altro. Mi dicono che mi richiameranno per prenotare di nuovo” – ha dichiarato la donna, spiegando di non essere più stata ricontatta e di essere stata costretta a sollecitare il call center regionale, che le ha riferito di nuove disponibilità per il 2025. Prenotando a pagamento, però, lo stesso esame era disponibile già a fine gennaio 2024.