La Confcommercio di Teramo e l’Associazione Imprese di Intrattenimento e Spettacolo segnalano la recentissima sentenza del Giudice di Pace di Milano pronunciata a favore del gestore di una discoteca, in accoglimento della sua richiesta di annullamento delle ordinanze di ingiunzione emesse dal Comune di Milano per inosservanza dell’orario di chiusura del locale.
Il Giudice di Pace ha dichiarato infatti illegittima l’ordinanza con la quale il Sindaco di Milano aveva fissato le ore 5 quale orario di chiusura delle discoteche e, in genere, dei locali di pubblico spettacolo e per l’effetto condannava il Comune di Milano alla rifusione delle spese di lite. La detta statuizione ha peraltro evidenziato che eventualmente la deroga all’orario di chiusura potrebbe rendersi necessaria solo in presenza di sollevate contestazioni in ordine ad eventuale disturbo alla quiete pubblica.
I Comuni, quindi, possono perseguire finalità di protezione dal rumore di chi abita in prossimità di esercizi musicali e di repressione di situazioni che creino allarme sul piano dell’ordine pubblico ma, alla luce della normativa e giurisprudenza in essere, non possono operare una programmazione generalizzata degli orari e non possono quindi prevedere una generica disciplina anche per l’attività di trattenimento e svago svolta in locali di pubblico spettacolo.
“Accolgo positivamente questa sentenza – le parole del presidente Fipe-Silb Giampiero D’Angelo – e mi auguro che anche i comuni teramani recepiscano questa liberalizzazione del mondo della notte”.