Chieti. Rinviata l’udienza, in calendario questa mattina, di fronte al TAR di Pescara, per la discussione del ricorso presentato dalla Società Sile (subentrata a Sirecc) contro la sostanziale bocciatura da parte del Comitato VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) della Regione del progetto cosiddetto “Megalò 2”, ennesima colata di cemento a ridosso del fiume Pescara.
Il WWF si è costituito nel processo a sostegno della decisione regionale e in difesa di un ambiente già troppo danneggiato in quella stessa zona da inappropriati interventi edilizi. Il rinvio è stato motivato dalla presentazione, da parte della ditta ricorrente, di motivi aggiuntivi sui quali sarà necessaria una valutazione delle altre parti coinvolte.
Non è stata fissata una data per la prossima udienza, e su questo punto il WWF già annuncia un suo intervento: «Presenteremo – spiega l’avvocato della associazione Francesco Paolo Febbo, che tutela anche alcune organizzazioni teatine del commercio – una istanza per sollecitare la fissazione dell’udienza in tempi brevi, convinti come siamo che la decisione del Comitato VIA della Regione, a tutela dell’ambiente e della collettività, sia più che motivata. Inutile trascinare la questione in eterno. È sbagliato costruire a ridosso dei fiumi e in qualunque altra zona soggetta a potenziali pericoli. Ce lo hanno insegnato l’esperienza e fatti di cronaca purtroppo spesso anche tragici. Prima si cancella per sempre questa possibilità meglio sarà per la collettività dei cittadini. Senza mai dimenticare che, oltre alla Magistratura, deve essere quanto prima possibile anche la politica a dire no a simili scelte con una legge che impedisca, senza se e senza ma, qualsiasi intervento edilizio nelle aree soggette a frane, inondazioni e valanghe».