Non faccio più il formaggio perché la normativa è troppo difficile: il grido degli allevatori

La pastorizia in Abruzzo è destinata a scomparire? Le parole preoccupate degli allevatori, che si trovano schiacciati da burocrazia e problematiche legate al cambiamento climatico.

Il mondo va sempre più veloce e riuscire a intercettare ogni nuova tendenza, diventa sempre più complicato. La conseguenza, inevitabile, che deriva da ciò, è l’obsolescenza a cui determinati lavori vanno incontro. Quando però qualcuno tenta di resistere con le unghie e con i denti, ecco che altri problemi, alcuni burocratici, altri naturali, bussano alla porta, rischiando di vanificare ogni tentativo.

ALLEVATORI IN DIFFICOLTA'
ALLEVATORI IN DIFFICOLTA’ abruzzo.cityrumors.it

Questa è la storia che arriva dagli allevatori teramani che, negli ultimi tempi, si vedono oppressi da più direzioni: se da una parte infatti, le norme legali e la burocrazia rallentano e, certe volte, inibiscono totalmente alcuni processi produttivi, andando a danneggiare le tempistiche della naturalità che l’allevamento richiede, dall’altra parte le problematiche legate al cambiamento climatico hanno portato a dei cambiamenti routinari decisamente rilevanti.

Le parole dell’allevatore

I problemi relativi alle aziende di allevatori, diventano sempre più seri e stratificati. I continui problemi burocratici continuano a intrecciarsi, a stretto giro, con problematiche di altro tipo, che necessiterebbero di intervento politici, economici e sociali di sostegno, per permettere alle aziende di affrontare in maniera ottimale anche i periodi più duri verso cui vanno incontro.

Norme troppo complicate
Norme troppo complicate abruzzo.cityrumors.it

A parlare in maniera approfondita del problema, è un allevatore appartenente a una famiglia che, da generazioni porta avanti questo mestiere, un mestiere che visti i tanti problemi, richiede una grande passione alla base. Queste le parole di Battista Caterini di Valle Castellana in provincia di Teramo che si è scagliato contro i sindacati, che secondo lui “non sono andati a Roma, al Ministero, a battere i pugni e a dire come stanno le cose”.

Un grande problema a cui gli allevatori hanno dovuto sopperire, negli ultimi anni, è quello della siccità. Tale fenomeno ha colpito varie parti d’Italia, portando gli allevatori a spese sempre crescenti per sostenere al meglio i costi derivanti dall’allevamento delle pecore o dalla produzione di prodotti caseari. Sul formaggio in particolare, Caterini ha dichiarato:”non faccio più il formaggio perché la normativa al riguardo è troppo cavillosa”.

Il suo è un grido d’aiuto, senza troppi giri di parole:”abbiamo bisogno di aiuto altrimenti spariremo tutti nel giro di poco tempo”. A ciò si aggiungono ulteriori problemi dati dall’inquinamento che, a detta di Caterini “ha portato le bestie a essere più delicate e necessitano di costosi trattamenti”. Tutta questa situazione è aggravata dalla mancanza di sostegni monetari adeguati.

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