In pratica si tratta del procedimento di sanatoria dei pozzi presenti in quella zona, come sostenuto in occasione dall’ultima conferenza dei servizi in Regione, andata in scena lo scorso 20 di dicembre, e nel contesto della quale il responsabile del Comitato VIA ha avocato a sé tutta la procedura.
Sulla vicenda è tornata a fari sentire il sindaco di Nereto, Daniele Laurenzi, presente al sopralluogo tecnico sul pozzi, che non ha lesinato dello stoccate alla luce delle ultime vicende.
“Ribadisco di essere sconcertato dalla superficialità e dal pressappochismo con cui è stata gestita questa delicata vicenda”, sottolinea Laurenzi. “Inoltre, a seguito della lettura della nota dello scorso 23 dicembre, di richiesta di sospensione del procedimento da parte della Wash Italia, nella quale la stessa società scrive, sulla dubbia legittimità dei provvedimenti adottati dal Comune dopo il parere favorevole del Comitato Via del 30 settembre 2019, ebbene mi preme immediatamente rispondere innanzitutto a parere del sottoscritto, eventualmente, i provvedimenti di dubbia legittimità, sono proprio quelli emanati dal Comune nel marzo 2018 quando si attestava che sull’area non insisteva vincolo paesaggistico. E allora come ha fatto il Comune nel marzo 2018 a rilasciare un documento che attestava che il vincolo paesaggistico non c’era? Forse per qualcuno gli atti illegittimi o impropri sono solo quelli che non piacciono ?
Gli scenari. “Daremo un preciso indirizzo politico amministrativo per tutelare il Comune da queste allusioni”, chiosa il sindaco. “Ad ogni buon conto ricordo, a tutti, che gli elementi ostativi all’autorizzazione sono molti (oltre alla vicenda del piano paesaggistico vi è agli atti il parere urbanistico negativo depositato in Regione a seguito di interpretazione autentica firmata dal redattore del piano regolatore che sancisce l’inammissibilità dell’intervento in quanto gli impianti tecnologici sono previsti esclusivamente in zona F sottozona F4). Ribadisco che nell’ultima Conferenza dei Servizi ho riscontrato e contestato numerose criticità connesse all’iter procedimentale di competenza del CCR- VIA, criticità che non riguardano soltanto la sanatoria dei pozzi aziendali.
Nella mia funzione di Sindaco e rappresentante legale del Comune di Nereto ho palesato il mio sconcerto e disappunto con la riserva di agire presso le competenti sedi giurisdizionali e con ulteriore riserva di dare informativa dovuta alle Autorità e Istituzioni competenti, nessuna esclusa, con ogni e più ampia riserva di diritti, ragioni e azioni, nell’esclusivo interesse pubblico dell’Ente Comune di Nereto, dei miei concittadini e della popolazione della Val Vibrata.
Il Funzionario della Regione Abruzzo ha ritenuto necessario procedere in autotutela ad un riesame urgente da parte del Comitato VIA trasmettendo i verbali delle Conferenze dei Servizi. Verificheremo anche la legittimità di un’ulteriore sospensione di un procedimento che mi appare oggettivamente gravato da numerose criticità e coni d’ombra”.