E l’istituto vibratiano, dopo due difficili anni di pandemia e dure restrizioni che hanno interessato il sistema scolastico nazionale mettendo a dura prova l’operato di molti dirigenti, si riconferma nel mese di settembre importante polo scolastico della provincia teramana, con 7 classi prime al liceo, 3 all’istituto tecnico economico, senza dimenticare l’importante realtà dell’istruzione di secondo livello per adulti e lavoratori, il cosiddetto corso serale: “Una sfida nel mondo della formazione – afferma la dirigente Di Gaspare – che continuiamo a portare avanti per garantire quell’idea di scuola inclusiva e competitiva, che consenta anche a chi lavora di completare il percorso di studi. Un vero punto di forza da non sottovalutare, in una società che richiede professionalità sempre più specializzate e competenti”.
Il “Peano-Rosa” non si è lasciato sfuggire neppure l’occasione di concorrere l’anno scolastico 2022-2023 alla formazione di una classe del corso quadriennale previsto dal Ministero della Pubblica Istruzione, all’interno dell’ampliamento del Piano nazionale per la sperimentazione di percorsi quadriennali di istruzione secondaria di secondo grado. Infatti, parallelamente alla classe tradizionale quinquennale, per ben 22 studenti dell’ITE è iniziato quest’anno un percorso di formazione che durerà 4 anni e, in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), assicurerà l’insegnamento di tutte le discipline previste dall’indirizzo di studi di riferimento, compreso l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica: “Su mille scuole italiane – continua la dirigente Di Gaspare – il nostro istituto è risultato quest’anno 3° nella graduatoria regionale fra gli istituti abruzzesi che hanno concorso per la prima volta alla formazione di una classe sperimentale, e 1°, con 79 punti, fra quelli della provincia di Teramo.
Un risultato che abbiamo raggiunto grazie a un’offerta formativa sempre attenta alle richieste del territorio, ma soprattutto grazie alla competenza dei docenti che rendono possibile progetti che guardano all’Europa, come l’ERASMUS e gli stage in città europee ed extraeuropee”.