E’ l’appello lanciato da Raffaele Quaglia, presidente del comitato “Uniti per un futuro pulito e vivibile” al termine del corteo pacifico che si è tenuto questa mattina. Passando per la zona centrale della cittadina, passaggio dinanzi all’azienda dove dovrebbe nascere la piattaforma dei rifiuti liquidi (Wash Italia) e arrivo nella zona dei vigili del fuoco. Il serpentone umano, composto da circa 500 persone, è stato ingrossato dalla presenza degli studenti degli istituti superiori di Nereto.
Ma erano presenti diversi cittadini, amministratori comunale e regionali, associazioni di categoria. Un corteo, che si è sviluppato sotto una leggera pioggia, durante il quale l’entusiasmo e la partecipazione giovanile, ha lanciato slogan e cori contro la realizzazione dell’impianto. I manifestanti hanno fatto una piccola sosta dinanzi alla Wash Italia. Poi prima di “rompere” le righe, i promotori dell’iniziativa hanno ribadito la loro contrarietà alla nascita dell’impianto.
“ Nessuno è contro l’investimento del privato che è legittimo”, ha ribadito Quaglia, “ ma non in questa zona che non può sopportare una nuova insidia di natura ambientale, che mina la vivibilità dei residenti”. Quaglia ha ricordato che al momento sono state raccolte oltre 3mila firme e che una nutrita delegazione sarà presente in Regione, il prossimo 26 novembre, in occasione della conferenza dei servizi che dovrà decidere sulla localizzazione dell’impianto. Che in ogni caso ha ottenuto già delle autorizzazioni.