Nelle ultime ore, infatti, l’esecutivo guidato dal sindaco Daniele Laurenzi, sulla scorta di un parere legale (lo stesso che era stato incaricato di resistere nel giudizio amministrativo) ha deciso di annullare in autotutela la graduatoria finale del concorso e le prove concorsuali: due scritte e una orale. In pratica, prima della giustizia amministrativa, l’Ente ha deciso di anticipare qualsiasi decisione: annullando le prove concorsuali e disponendo di riprogrammarle, con ogni probabilità in presenza. L’atto di indirizzo politico ora sarà perfezionato dagli uffici amministrativi.
Il nodo del contendere. La questione era il concorso effettuato, relativamente alla seconda prova scritta, in remoto. Procedura, oltre che non prevista inizialmente, che secondo i ricorrenti e anche da quanto si legge nel parere legale dello studio Scarpantoni, non avrebbe garantito l’anonimato dei candidati. Che poi è l’elemento fondante di qualsiasi concorso pubblico. Evidenti alcune anomalie fatte rilevare. Dal fatto che i concorrenti avevano inviato la prova scritta alla casella di posta elettronica con formati a loro scelta e dunque riconoscibili. E poi i codici identificativi assegnati a ciascun concorrente, che ancora comparivano nei verbali della commissione d’esame.
Nello svolgimento della prova d’esame era intervenuto anche il difensore civico regionale, su richiesta di un concorrente, per segnalare alcune anomalie: tra tutte il posizionamento di uno specchio alle spalle dei concorrenti. l concorso è comunque andato a termine con l’approvazione della graduatoria alla fine di dicembre (tre i candidati giudicati idonei). Nel frattempo due concorrenti, assistititi dagli avvocati Roberto Colagrande e Matteo Del Giudice, hanno impugnati tutti gli atti davanti al Tar. E sulla scorta di questo il Comune prima ha affidato l’incarico legale per resistere in giudizio e poi ha annullato gli atti, dopo il parere legale. I ricorrenti, in ogni caso, hanno già anticipato che interesseranno la Corte dei Conti “affinché i costi del concorso non gravino sui cittadini neretesi”.