Castellalto. Un vero e proprio esperimento di educazione diffusa, è quello che ha coinvolto più di mille studenti dell’Istituto comprensivo Margherita Hack venerdì 27 maggio.
Le mura del borgo di Castellalto hanno accolto come in un abbraccio i giovani astronomi che, in un’ottica di peer education, hanno coinvolto e trasportato gli studenti dell’intero Istituto nell’affascinante mondo dell’astronomia. “L’educazione è fuori. La scuola può uscire dalla scuola” afferma il Dirigente scolastico Simona Piantieri quando, con orgoglio, ha accompagnato i piccoli studenti della scuola dell’infanzia nei vari laboratori itineranti, dove i giovanissimi hanno sperimentato l’uso di strumenti scientifici interamente realizzati dai ragazzi delle classi terze di Canzano, Castellalto, Castelnuovo Vomano e Cellino.
Quello di venerdì è stato solo un momento conclusivo di un percorso che ha coinvolto la scuola e le istituzioni del territorio: i Comuni, la Provincia di Teramo e l’Osservatorio astronomico d’Abruzzo, in un progetto che supera e va oltre gli schemi della scuola tradizionale; il territorio entra nella scuola e la scuola esce dalle sue mura per incontrare il territorio per creare un sapiente sistema formativo allargato volto a garantire il diritto all’educazione come bene collettivo.
Sono stati quindi i ragazzi i veri protagonisti della giornata dedicata alla celebrazione del centenario della nascita dell’astrofisica Margherita Hack della quale con orgoglio la scuola porta il nome: “una scelta ambiziosa” – come più volte ribadito dal Dirigente – “ma che sottolinea quelli che sono i valori su cui si fonda il patto educativo del nostro Istituto che ha voluto fare delle parole della Hack la propria mission: tutti noi abbiamo un’origine comune, siamo tutti figli dell’evoluzione dell’universo, dell’evoluzione delle stelle, e quindi siamo davvero tutti fratelli”.
Nel Belvedere del borgo si è celebrato il momento conclusivo dell’intera giornata. Il giornalista Umberto Braccili ha presentato all’ampia platea l’astrofisico Lucio Crivellari, allievo di Margherita Hack e ricercatore dell’Osservatorio astronomico di Trieste e dell’Instituto de astrofisica de Canarias, che ha raccontato la sua amicizia con la Hack e la poliedrica personalità dell’astrofisica; più di natura divulgativa è stato l’intervento di Marica Branchesi, docente ordinaria al Gran Sasso Science Institute che, con entusiasmo e grinta, ha presentato le ultime scoperte sulle onde gravitazionali e le nuove frontiere dell’astrofisica. Con grande onore il Dirigente ha stretto la mano al Consigliere Luigi Fiorentino, capo di Gabinetto del Ministero della Pubblica Istruzione, il quale ha sottolineato l’importanza di momenti progettuali come quelli presenatati dall’Istituto Margherita Hack per il potenziamento delle discipline STEM e per l’apertura della scuola al territorio.