Un lavoro, improvvisamente, in bilico, dopo che la proprietà della multinazionale che produce reti e recinzioni metalliche, ha comunicato che lo stabilimento della bonifica del Salinello, chiuderà i battenti entro l’anno. E ieri sera la protesta delle maestranze, in presidio permanente dinanzi all’azienda, si è spostata nella zona centrale del lungomare di Tortoreto per essere rilanciata e veicolata.
Un appello alle istituzioni, a far fronte comune, e aprire un tavolo di confronto con il Mise affinché l’azienda venga salvata. E per non far passare un messaggio preoccupante: quello che aziende in salute possano chiudere, d’amblè, ed essere localizzate. La serata si è articolata con gli interventi dei rappresentati sindacali (Mirco D’Ignazio e Marco Boccanera), del sindaco di Tortoreto Domenico Piccioni e del parlamentare Antonio Zennaro. Tutt’attorno i dipendenti i loro familiari e i tanti che sono arrivati per dare sostanza al presidio. Poi l’accensione delle fiaccole come segnale di vitalità e presenza in attesa che la situazione si sblocchi anche perché i tempi sono ristretti. In ogni caso, si tratta della prima manifestazione pubblica alle quali, se non ci saranno novità, ne seguiranno delle altre.