Il tema è quello del ponte di via Molino, nella parte ovest della cittadina costiera al confine con Corropoli, diventato uno degli snodi di maggiore percorrenza dopo la chiusura di un tratto della Statale 259, e oggetto questa mattina di un sopralluogo di natura tecnica alla luce dei comprensibili dubbi nati nei giorni scorsi.
Oltre ad un primo sopralluogo, nel quale non sono emerse criticità particolari, ora la verifica sarà connotata anche con l’utilizzo di strumentazioni in modo da avere chiaro il quadro della situazione.
In attesa che gli aspetti tecnici del sopralluogo diano poi le garanzie richieste, il gruppo civico Siamo Alba ha diffuso alcuni stralci della precedente relazione tecnica, che poi era quella che consentiva, all’epoca, di assicurare la percorrenza del viadotto in sicurezza.
Ma la diffusione di alcuni stralci della stessa, qualche dubbio lo ingenera.
“Si ricorda come gli interventi di ripristino delle porzioni ammalorate dell’impalcato siano fondamentali per poter assicurare anche in futuro l’utilizzo dell’opera con margini di sicurezza strutturali ancora accettabili”
Altro passaggio importante. “Lo stato di degrado delle strutture portanti dell’impalcato fa di che si debbano prevedere in tempi brevi interventi di ripristino strutturale delle porzioni ammalorate prima che l’aggravarsi porti ad un ulteriore decadimento delle capacità strutturali degli elementi ed a livelli di sicurezza strutturale inferiori a quelli previsti dalla vigente normativa”.
La presa di posizione. “Nulla è stato fatto sul ponte di via Molino né in tempi brevi né in tempi lunghi”, si legge nella nota di Siami Alba, Oggi l’intero traffico della Val Vibrata è stato dirottato sul ponte ridotto in questo stato.
Il sindaco dopo anni persi dietro a sogni faraonici annuncia una nuova perizia sulla struttura.
Forse pensa che il ponte di Via Molino si sia curato da solo? Esiste in questa città il tema dell’irresponsabilità amministrativa?
Chiediamo la pubblicazione del documento integrale agli amministratori per ripristinare il diritto all’informazione e alla sicurezza della cittadinanza coinvolta nei disagi”.