“Su tutti nostri contenitori è affisso un Numero Verde al quale ogni cittadino può chiamare per comunicare problemi di qualsiasi tipo ed è nostra abitudine reagire rapidamente portando soluzioni. Ma vi ringraziamo per la vostra segnalazione: la stampa locale è fondamentale per capire cosa accade in un territorio. Siamo però profondamente dispiaciuti che il comportamento illegale di qualche vandalo metta in ombra, agli occhi di chi vi legge, il grande sforzo che stiamo facendo per gestire questa difficile fase di emergenza. Per questo, sentiamo la necessità di chiarire alcune delle questioni emerse nell’articolo”.
“Prima di tutto, segnaliamo – precisa Fraticelli – che la raccolta stradale di Abiti Usati è in tutta
Italia inquadrata come servizio di Raccolta Differenziata. E’ prerogativa dei Comuni e delle loro Aziende di igiene urbana scegliere a quale operatore affidare lo svolgimento di questo servizio. Giulianova, come altri 14 Comuni della Provincia di Teramo, ha deciso di affidare il servizio a Humana People to People Italia: ente solidale che si distingue in tutta Italia per l’alto livello della sua professionalità. Grazie alla raccolta e vendita dei vestiti Humana riesce non solo a offrire gratuitamente un servizio ecologico ai cittadini ma anche a creare posti di lavoro locali e finanziare importanti progetti di solidarietà e sviluppo in Africa e India. Non siamo a conoscenza di rimozioni di contenitori in Comuni limitrofi a Giulianova, ma escludiamo si tratti di nostri contenitori: dove ci siamo noi la raccolta differenziata degli indumenti si fa e possibili rimozioni temporanee sono attribuibili solo al normale avvicendamento di operatori quando scadono le convenzioni”.
“Ora stiamo vivendo – aggiunge il responsabile Humana – un momento speciale: a causa dell’emergenza Covid, tutte le filiere di distribuzione di abiti usati in Italia e all’estero sono rimaste bloccate, e per questa ragione i nostri magazzini e impianti si sono riempiti senza possibilità di sbocco. Un problema non solo nostro ma di tutti gli operatori della raccolta differenziata in Italia. Abbiamo quindi apposto sui contenitori nastri bianchi e rossi e cartelli che invitano i nostri donatori a rimandare il cambio di stagione. Li invitiamo ad aspettare almeno fino a fine maggio quando contiamo di ripartire con l’attività ordinaria. Tenere i vestiti un po’ di più nell’armadio aiuterà infatti l’ambiente e ci consentirà di valorizzare gli indumenti a fini solidali. Mentre dura l’emergenza stiamo in ogni caso compiendo tutte le settimane rotte speciali di monitoraggio per assicurarci che i contenitori siano puliti. Purtroppo, come ha segnalato Cityrumors, il comportamento inqualificabile di alcuni ha comunque prodotto dei disagi. Non ci risulta che i problemi riguardino quasi tutti i contenitori, ma moltiplicheremo la nostra attenzione durante i giri di monitoraggio per quantificare la reale entità del problema. E come già fatto in altri territori, se vedremo un vandalo in azione lo denunceremo prontamente alle forze dell’ordine. Facciamo appello a tutti i cittadini perché facciano lo stesso”.
“Se invece incontreremo donatori che, in buona fede, posizionano i loro vestiti accanto ai contenitori sperando che vengano raccolti, spiegheremo loro che ciò va assolutamente evitato perché gli indumenti lasciati per strada inducono persone incivili a gettarci sopra rifiuti creando degrado”, conclude Fraticelli.