L’iniziativa, intrapresa grazie agli attivisti e volontari, è durata tutta la giornata con un pranzo solidale. Grazie a loro iniziativa sono stati riattiviati i due campi e dipinti le strutture
“Ieri è stata una giornata fantastica – scrivono i ragazzi del Campetto -, vissuta all’insegna della condivisione, non solo tra di noi, ma anche con le moltissime persone del quartiere e le tante che si son fermate a guardare o a dare una mano. Abbiamo ridato vita all’ennesimo spazio abbandonato in città, luogo di incontro di moltissime persone, soprattutto anziane, che lì passavano le giornate. Abbiamo pulito i campi, rizappettati e tolte le radici, rimessi in piano, riverniciato tutto il campo, con una serie di particolari veramente carini e una dedica speciale alla nostra Giulia, che si occupa di sociale ma butta le persone in mezzo alla strada. Poi si è pranzato tutti insieme nel parco, con musica e sollazzi vari. E poi partite di bocce per provare i campi, che, alla tecnica hanno lasciato spazio alla goliardia.
Abbiamo lasciato delle bocce per chi volesse giocare, i campi sono aperti e a disposizione di tutti. Ah, a proposito, i campi ancora non sono perfetti, ci rivorrebbero un paio di dita di sabbione… vediamo che possiamo fare. Un’ultima cosa: affianco ai campi di bocce c’era un fontanino che usavano tutti. Fu chiusa per fare un dispetto a Romolo e Doris che li stavano con la roulotte. Per cercare di toglierli da lì, gli levarono l’acqua.
A distanza di tempo, non solo siamo tornati dieci volte tanti, in quello luogo. Ma l’abbiamo reso vivo e sottratto all’abbandono a cui l’avevano destinato. Le città, gli spazi sono di chi li vive. Adelante”, concludono.