La popolazione sfollata di Ponzano di Civitella del Tronto, sollecita per l’avvio dei lavori con uno slogan: “Un cantiere ci vuole”. Il comitato ha anche sottolineato: “Una buona e celere ricostruzione, sia possibile solo grazie al lavoro di donne e uomini dello Stato competenti e volenterosi.
“Abbiamo vissuto mesi di silenzio, sappiamo che c’è tutto per poter procedere con la ricostruzione: ci sono i fondi, ci sono le norme, ci sono i tecnici incaricati eppure, ancora non prendiamo possesso dei lotti”, queste le parole del presidente del comitato Ponzano 13 02, Ennio Ottavi.
Alle 12.10, ora in cui si attivò la frana, il silenzio venne rotto dalle trombe dei mezzi pesanti.
“Speriamo rompa anche il silenzio assordante che ci ha accompagnato in questi ultimi mesi- continua Ennio Ottavi – non possiamo accettare che un progetto così importante, che ha visto l’impegno e la collaborazione di tutti si areni per motivazioni sconosciute o, ancor peggio, per la leggerezza di chi, nascondendosi dietro allo spettro della cattiva burocrazia, non sente l’urgenza di contribuire con impegno e abnegazione al funzionamento della macchina dello Stato”.
“Nel frattempo, migliaia di euro di denaro pubblico – spiega Stefania Tortù del comitato “Ponzano 13 02” – vengono spesi nei contributi di autonoma sistemazione e il prezioso operato della burocrazia buona, quella instancabile e seria, viene vanificato. Anche il tanto atteso “Codice della Ricostruzione”, attualmente sul tavolo del governo, il cui obiettivo è costruire un modello unico per le ricostruzioni post-sisma, che garantisca certezza, stabilità e velocità dei processi di ricostruzione, rischierebbe di non dare i frutti sperati se ad occupare le scrivanie più importanti non ci sono uomini e donne dello Stato capaci e volenterosi.”
Il comitato, nella celebrazione religiosa di questa mattina, ha voluto ricordare coloro che non hanno avuto modo di riappropriarsi della propria casa prima di lasciare questa terra. Infine, alle 12.10, i mezzi pesanti, posizionati sulla futura “Nuova Ponzano”, hanno suonato i clacson nel ricordo della frana che il 2017 lasciò molte famiglie senza la propria abitazione.