La quarta settimana di quarantena inizia a mettere a dura prova, sotto l’aspetto psicologico e anche dello stress provocato dal fatto di dover rimanere a casa, molte persone. Fondamentale diventa in questi casi il ruolo di chi può dare consigli importanti.
A cominciare dagli psicologi che molto spesso offrono una chiave di lettura della situazione interessante e sanno dare consigli preziosi. La dottoressa Alessandra Lucia Meda, psicologa, psicoterapeuta dell’età evolutiva (Istituto di Ortofonologia Roma) ha sviscerato la situazione che noi tutti stiamo vivendo.
“La diffusione del virus ha interrotto le nostre vite”, spiega la dottoressa, “travolgendo i consueti ritmi quotidiani scanditi da impegni, relazioni ed interessi fuori dalle mura domestiche. Lo smart working, la chiusura delle scuole e delle attività ludico sportive hanno determinato una riduzione dell’attività motoria giornaliera e maggiore sedentarietà, con conseguenze sul benessere psicofisico. Fattori come l’isolamento domiciliare, la lontananza dalle persone care e la sensazione di incertezza nel futuro possono far vacillare il nostro equilibrio emotivo”.
La dottoressa Meda spiega poi come gli esperti sottolineano la relazione tra cibo ed emozioni: secondo Montse Bradford “Ciò che pensiamo genera emozioni, ma lo fa anche ciò che mangiamo”. L’ansia, la paura e la noia in questo momento possono favorire o addirittura inibire la fame. Si può ricorrere al cibo come un meccanismo di compensazione nel tentativo di regolare o ridurre le emozioni negative, oppure si può avvertire inappetenza, calo dell’appetito.
“Provare paura e incertezza durante l’attuale pandemia da COVID-19 è normale”, aggiunge, “bensì pensare che in questo momento molti provano le stesse sensazioni può aiutare a farci sentire meno soli e più uniti. In questa fase di isolamento è importante che ognuno si prenda cura di sé per il proprio benessere”.
E allora eccoli alcuni consigli utili per ritrovare il giusto equilibrio attraverso l’alimentazione in quarantena:
1- Una routine stabile e positiva durante la giornata: fare colazione e non saltare i pasti principali.
2- Un’opportunità per mangiare meglio: sfruttare il tempo in più che abbiamo per cucinare cibi sani. Non eccedere con cibi ipercalorici, prediligere cibi ricchi di nutrienti, fibre vitamine e minerali ed idratarsi.
3- Sperimentarsi in cucina con nuove ricette.
4- Coinvolgere anche i più piccoli: motivare i bambini e i ragazzi lasciando spazio alla creatività in cucina.
5- Momento di aggregazione con la famiglia: dalla preparazione alla condivisione del cibo insieme. Preparare un piatto speciale per un nostro familiare, imbandire la tavola in modo originale, oppure nascondere un messaggio d’affetto sotto una tazzina, sono gesti significativi per donare e ricevere gioia in un momento delicato.