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Cronaca Teramo

Difesa della costa, la Regione ripensa il progetto. Interventi a Cologna, Roseto sud e Pineto

Bisognerà ridisegnare tutto il progetto di difesa della costa, soprattutto nel tratto teramano. Il Genio Civile per le Opere Marittime della Regione, dopo gli ultimi eventi con spiagge letteralmente spazzate vie tra Alba Adriatica, Martinsicuro, Cologna, Roseto sud e Pineto ha deciso di elaborare un nuovo progetto di protezione del litorale.

La situazione in alcuni tratti è drammatica e per risolvere il problema, o comunque per contrastare sensibilmente il fenomeno dell’erosione, bisognerà procedere non più con il semplice ripascimento morbido, ma con la sistemazione di nuove barriere rigide al largo. Meno di un mese fa il sopralluogo dei tecnici regionali per verificare i danni e per stabilire le modalità di intervento.

Il progetto di difesa della costa verrà ripensato. Il ripascimento morbido sarà una soluzione tampone, adottata a ridosso della prossima stagione estiva per garantire ai concessionari di aree demaniali di poter sistemare sdraio e ombrelloni. A Cologna, Pineto ed Alba Adriatica mancano oltre 20 metri fronte mare di arenile. Addirittura a Cologna, nel tratto tra la proprietà Rossi e la Marchesa Mazzarosa, quindi in piena area protetta, negli ultimi 10 anni sono stati spazzati via circa 4 ettari di superficie demaniale.

I tecnici del Genio Civile della Regione dovranno elaborare un nuovo piano di intervento. E si parte da un elemento che appare imprescindibile: la difesa della costa viene garantita da interventi rigidi, ovvero la sistemazione di frangiflutti di superficie e o reef, quindi barriere soffolte, ma che abbiano un’ampiezza alla base di almeno 10 metri.

Solo così si riuscirebbe a contrastare le correnti erosive e a smorzare il moto ondoso. Potrebbero essere ridisegnate le barriere esistenti, posizionandole non in modo parallelo alla spiaggia, ma quasi a pettine per “catturare” la sabbia trasportata dalle correnti da nord, facilitando in questo modo il deposito sull’arenile.

Ci vorranno però degli anni prima che il progetto venga attuato completamente. E soprattutto servirà un finanziamento importante. Nel frattempo si procederà, laddove è possibile, a consolidare i frangiflutti esistenti. Mentre a Pineto saranno costruite delle barriere nella zona di Villa Ardente. In questo caso esiste già un finanziamento da quasi un milione di euro.