Beni culturali che, infatti, esprimono la vera identità della comunità, costituita per la Convenzione di Faro, all’art.2, “da persone che attribuiscono valore ad aspetti specifici del patrimonio culturale, che essi desiderano, nel quadro dell’azione pubblica, mantenere e trasmettere alle generazioni future”.
Un’occasione, pertanto, rivolta in particolare a chi è interessato al tema della partecipazione alla gestione del patrimonio culturale e della connessa finanza pubblica per il recupero e la riqualificazione dei beni culturali nazionali.
Le procedure per l’attribuzione dell’argomento oggetto della tesi e le modalità di svolgimento, saranno ovviamente concordate e approvate dal docente universitario relatore.
“A Ripoli, accanto al famoso villaggio neolitico – dichiara il presidente Maurilio Migliorati– sono nate già tre tesi di laurea, mentre una quarta è in preparazione. Tale attività, diretta e indiretta, di collaborazione con i laureandi rientra tra i compiti istituzionali del nostro centro, che ha altresì ospitato le attività degli studenti per lo svolgimento di tirocini universitari e corsi di formazione post laurea”.
In relazione, invece, ai requisiti dei laureandi interessati al progetto di tesi da proporre, il professore Dino Di Berardino, direttore artistico di Italico onlus, afferma che “sono necessari una predisposizione alla relazione, il desiderio di lavorare a un progetto innovativo, la disponibilità al confronto con gli operatori e l’autonomia.”
Gli studenti interessati sono invitati a rivolgersi ad Italico onlus, inviando un CV aggiornato ed una lettera motivazionale al seguente indirizzo email: info@italico.it