Un tirocinio di lavoro, due settimane di prova che scadevano ieri, 10 marzo.
Poi la beffa, Ryanair isola l’Italia fermando tutti i voli per l’epidemia del coronavirus, senza preavviso, solo con un possibile rimborso.
Lo chef teramano, con precedenti esperienze all’estero, ha subito avvisato il datore di lavoro chiedendo una proroga in attesa di nuovi voli, proroga che gli è stata negata: dopo il 13 marzo il ragazzo non avrà dove stare.
Intanto i genitori hanno prontamente contattato la Farnesina, irraggiungibile ieri dopo le 15,30 come da orari esplicati sul sito. Hanno dovuto attendere questa mattina per riprovare il giro di telefonate, tuttavia ancora nessuna risposta.
La speranza è che “nostro figlio possa prendere un volo con scalo, magari per un paese in cui ha già lavorato cosicché, nella peggiore delle ipotesi, laddove dovessero bloccare ulteriori voli da paesi al momento non compresi in quelli dello stop di Ryanair, almeno avrebbe conoscenze per poter alloggiare per un po’“.