E’ questa la posizione delle sigle metalmeccaniche Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil alla luce di una nota fatta pervenire da Antonio Di Murro (presidente di ATR Group), nelle ore immediatamente successive alla conferenza stampa dei sindacati di lunedì scorso. Nella comunicazione di posta elettronica certificata, Di Murro ha confermato l’impegno di pagare due mensilità arretrate il prossimo 20 maggio e la restante parte il 15 giugno. Impegno, peraltro, vergato su di una lettera inviata anche alla prefettura.
” Non possiamo che limitarci a prendere atto di quest’ultima comunicazione”, scrivono i sindacati, ” ed in tal senso, qualora non venisse rispettato l’impegno unilaterale del 20, il 21 di maggio riattiveremo con i lavoratori dell’ATR il presidio fisso davanti l’azienda ed organizzare anche altre iniziative di carattere sindacale. Porteremo avanti, comunque, le azioni già comunicate a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.
La vertenza ATR sta determinando situazioni di disperazione tra i 150 dipendenti che hanno preso l’ultimo stipendio lo scorso mese di dicembre, con pesantissime conseguenze economiche e sociali per le famiglie. Non c’è più la possibilità di rinviare il pagamento di quanto dovuto e per questo non si aspetterà più neanche un giorno rispetto alle scadenze dichiarate. Sia l’azienda ed il suo Presidente Antonio Di Murro che le istituzioni, dal 21 maggio, saranno messi di fronte alle proprie responsabilità”.
LA LETTERA DEL PRESIDENTE DI ATR AI SINDACATI