Mare forza 3, niente di preoccupante, insomma. Eppure l’erosione è stata inesorabile, spazzando via definitivamente gli interventi di ripascimento morbido che erano stati realizzati a Cologna a fine giugno. Si è creato un gradone di circa mezzo metro che secondo gli operatori turistici locali verrà inghiottito definitivamente alla prossima vera mareggiata.
La situazione è preoccupante perché il fenomeno è in costante aumento da 6 anni a questa parte. Nel tratto colognese tra i camping Nino e Stella Maris l’erosione ha cancellato circa 20 metri di spiaggia, riducendo gli spazi in concessione. Il camping Stella Maris, ad esempio, è passato da mille metri quadri circa di superficie a meno di 300. Problemi anche lungo il tratto di costa antistante alcuni agricamping.
Le soluzioni tampone che verranno adottate e che la Regione ha già finanziato riguardano la chiusura dei varchi tra una scogliera e l’altra e la rifioritura delle barriere esistenti, tenuto conto che nel tempo, trattandosi di opere realizzare circa 40 anni fa, sono sprofondate nella sabbia e nel fango perdendo tutta la loro efficacia.
Intanto, l’argomento erosione, che riguarda gran parte del litorale abruzzese, verrà affrontato giovedì prossimo in un convegno organizzato nella sala polifunzionale di Pineto, città che sta vivendo il problema dell’erosione soprattutto nella zona a nord del torrente Calvano. Saranno presenti esperti del settore e dirigenti della Regione che illustreranno i progetti da mettere in campo a difesa della linea costiera.