Il Club de I Borghi più belli d’Italia è nato nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), con l’obiettivo di valorizzare e tutelare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri Italiani. Un Club esclusivo dove ora ne fa parte anche Campli, Città della Scala Santa, vero e proprio scrigno di tesori.
“Si tratta di un riconoscimento prestigioso, un risultato storico raggiunto grazie a quattro anni di duro lavoro di questa amministrazione sul fronte della promozione turistica ma soprattutto della cura del territorio, dal centro storico alle frazioni.
Un lavoro che è stato certificato e promosso da un soggetto terzo e autorevole come, appunto, il Club de I Borghi più belli d’Italia di cui finalmente siamo membri a tutti gli effetti” ha detto il Sindaco di Campli, Pietro Quaresimale che ha ricevuto la lettera ufficiale con la comunicazione scritta da parte del Club.
“L’iter – spiega Quaresimale – è iniziato tre anni fa con la delibera del Consiglio Comunale attraverso cui abbiamo deciso di intraprendere questa sfida. Nel corso di questi mesi, il nostro Comune è stato sottoposto ad una serie di sopralluoghi che hanno valutato, oltre al patrimonio culturale, artistico e urbanistico anche tre requisiti specifici: verde pubblico, segnaletica culturale e turistica, pulizia e igiene urbana. Su tutti questi punti il nostro Territorio è risultato promosso”.
“Grazie all’ingresso nel Club de I Borghi più Belli d’Italia – sottolinea Quaresimale – Campli sarà inserita in un prestigioso circuito turistico nazionale e internazionale, capace non solo di aumentare i flussi di visitatori, la notorietà, ma che rappresenta anche un’opportunità in più di tutela e cura del patrimonio e del territorio”.
E conclude: “È un riconoscimento che è motivo di soddisfazione per tutta l’amministrazione ma, soprattutto, per tutti i cittadini del nostro Comune che da oggi hanno un motivo in più per essere orgogliosi di essere Camplesi.
Spiace soltanto che questo risultato, che è il successo di tutti, non sia stato condiviso anche dai consiglieri di minoranza Gabriele Giovannini, Marino Fiorà ed Emanuela Tritella che decisero di non votare a favore della delibera di consiglio attraverso cui abbiamo dato inizio alla procedura di selezione, dimostrando ancora una volta di non credere in Campli e di interpretare il ruolo di opposizione non in senso costruttivo e propositivo, ma esclusivamente distruttivo e strumentale”.