Diecimila animali morti per sisma e maltempo. I danni nelle campagne del Centro Italia dopo il terremoto (2016/2017) e le frane del 2017 sono stati stimati (fonte Coldiretti) in 52 milioni di euro, circa 5 mila le aziende colpite, migliaia i posti di lavoro “terremotati”.
In termini di mancato reddito e di danni strutturali sono i settori dell’allevamento e della pastorizia quelli più colpiti. Terremoto e maltempo del 2017 non sono un lontano ricordo, il processo di ricostruzione tarda a decollare e tante aziende, soprattutto nelle aree più lontane e svantaggiate, stanno gettando la spugna. Non è così per Teresa Piccioni che a Pietralta di Valle Castellana difende il suo allevamento di capre continuano a lavorare fra mille difficoltà: senza più la stalla, senza mungitrice, con le vie di collegamento danneggiate. C’è anche la sua azienda fra quelle individuate da Enel e Legambiente che hanno lanciato una campagna di raccolta fondi “Alleva la speranza” che scade il 31 marzo; al termine la società elettrica aggiungerà il proprio contributo che andrà a sommarsi con quello raccolto. L’obiettivo è di raggiungere la quota di 30mila euro.
“Aiutiamo le aziende del cratere, le abbiamo individuate insieme a Legambiente – ha detto Pasquale Angelini, Ufficio relazioni istituzionali gruppo Enel – Si tratta di aziende collocate in luoghi particolarmente impervi e svantaggiati e la cui attività costituisce senz’altro un presidio ambientale e identitario. Aziende simbolo esempio si sostenibilità e resistenza contro le avversità”.
“Strada quasi impraticabile, stalla inagibile, gli animali sono ricoverati dentro una tensiostruttura fatta installare dalla protezione Civiole ma le capre, razza autoctona abruzzese, rischiano di morire di caldo d’estate e di freddo d’inverno –
Luca Colantonio, Legambiente Regionale – Il primo obiettivo con questa raccolta è di comprare il silos, una mungitrice e una trinciatrice”.
“Su invito del Sindaco qualche giorno fa ho compiuto un sopralluogo in quella zona e certamente si rimane impressionati – ha detto invece Diego Di Bonaventura, presidente della Provincia – Il mio primo impegno è quello di sistemare almeno sei chilometri di strada dal centro di Valle a Pietralta. Poi, siccome credo che l’istituzione debba fare più di un gesto simbolico anche la Provincia farà la sua donazione a favore dell’azienda. Ieri ho stalkerizzato il Ministro Tria (a Teramo in visita all’Università; ndg) perché temo che la ricostruzione possa non ricevere l’attenzione dovuta in Parlamento. Vorrei girare un video sulle nostre strade e sulle nostre frane e inviarlo a tutti i Parlamentari, forse riusciamo a fargli battere il cuore e chiarire la situazione meglio di tante carte”.
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