Giulianova, ritardi e disagi nella consegna della posta nella zona ex tribunale e Villa Pozzoni

Giulianova. Disagi con la consegna delle Poste in alcune zone di Giulianova. La denuncia arriva da più di un cittadino che da qualche mese non riceve la corrispondenza tutti i giorni, anzi pare sia fortunato se il postino passa una o due volte a settimana. Le segnalazioni giungono da Giulianova Paese (zona ospedale-ex tribunale) e il popoloso quartiere di Villa Pozzoni.

La causa di tutto questo dovrebbe essere una portalettere ‘infortunata’. La postina, infatti, è stata vittima di un incidente un mesetto fa. Da quel giorno sono iniziati i disagi per alcuni cittadini di Giulianova Paese, dove per quasi per tre settimana la posta non sarebbe stata consegnata.

Dopo reclami telefonici e scritti agli uffici di Giulianova e Roseto, dieci giorni fa hanno consegnata tutta la posta. E qui l’amara scoperta per i cittadini che si sono trovati in mano bollette, Tari e multe scadute. Senza dimenticare il disagio di ricevere comunicazioni varie con 20 giorni di ritardo. Ma la situazione non è migliorata. In questo periodo nella stessa zona la posta viene consegnata una (due volte massimo) a settimana. Stessa identica situazione a Villa Pozzoni, dove la posta non passa proprio da una decina di giorni, perché il portalettere incaricato è malato.

E i cittadini segnalano, reclamano e denunciano ma le cose non cambiano. Una residente del quartiere ci racconta: “Per avere i risultati di un esame medico, ho dovuto telefonare a tre uffici  diversi, e per due giorni mi hanno rimbalzata da una operatrice all’altra, sentendomi anche presa in giro, perché mi dicevano che una portalettere era passata ma non era ovviamente vero, poiché oltre me tante altre persone avevano già telefonato per lamentarsi. Oltretutto, dopo averli minacciati, mi hanno recapitato solo gli esami, il resto della posta invece no. Ogni martedì ricevo, o dovrei ricevere, un giornale di cui ho l’abbonamento. Ma ovviamente mi hanno detto che il giornale non c’è, che manca il personale e quindi non sanno come fare.  Quindi i cittadini si beccano gli aumenti delle raccomandate, i costi sui bonifici e tutto il resto, e la posta non arriva e, quando arriva, è a metà”.

Oltre al danno la beffa: su social network e in qualche ufficio postale spuntano avvisi per ricerca di portalettere e addetti allo smistamento. Forse sarebbe il caso di assumere qualche giovane volenteroso.

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