Pineto, al via il progetto per la nascita della Casa Sociale

daniela marianiPineto. Primo passo per la nascita della Casa del Sociale a Pineto. Nei giorni scorsi il Comune ha ufficialmente chiesto all’Anas, proprietaria della Casa Cantoniera sita a Villa Ardente, il comodato d’uso per la struttura, “e siamo molto fiduciosi che questa possa entrare nella disponibilità del Comune, perché conosciamo la grande sensibilità dell’Anas di fronte a richieste che vanno in questa direzione”, come ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali Daniela Mariani.

“La creazione della Casa del Sociale, che dovrà essere un vero e proprio hub per questo settore, è uno dei nostro obiettivi principali – ha sottolineato l’assessore – Abbiamo individuato varie strutture, e sicuramente la Casa Cantoniera è una di queste. Sono convinta che la nascita della Casa del Sociale sarà un vero e proprio spartiacque per una nuova visione di questo ambito nella nostra città. Soprattutto in un periodo come quello attuale, in cui la crisi economica morde in maniera tremenda, bisogna avere il coraggio di investire in modo intelligente nel settore sociale, perché si tratta di un vero e proprio collante per tutta la comunità”.

Un ambito, quello sociale, che a Pineto come in tutta Italia, è chiamato in questi mesi ad operare come non mai. Circa sessanta le famiglie che quest’anno si sono rivolte al Comune per chiedere aiuto, con un impegno di spesa quantificabile sinora in più di 14 mila euro. “Il momento sociale che l’Italia sta affrontando, e ovviamente anche Pineto, è di una delicatezza estrema – continua la Mariani – e nei limiti delle possibilità di un ente locale, cerchiamo quotidianamente di venire incontro a tutte quelle famiglie e quei soggetti che vengono a chiederci aiuto e anche a coloro che, colpiti dalla crisi economica, spesso non hanno la forza di rivolgersi agli uffici preposti. Parliamo di situazioni molto delicate, perché Pineto non è che uno spaccato di quella che è in questo momento la società italiana, e di una serie di azioni messe in campo che ovviamente, sia per motivi di privacy che per motivi di sensibilità, non abbiamo e non avremo alcuna intenzione di pubblicizzare ma che continueranno ad essere attentamente seguite anche da me personalmente. Tra le situazioni che stiamo affrontando in maniera puntuale e sotto tutti i punti di vista c’è ovviamente anche quella di Mohammad Akbar e della sua famiglia”.

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