In pratica si tratta di sacerdoti stranieri, in Italia soprattutto per motivi di studio, che hanno fino ad oggi supportato i parroci locali e che, una volta tornati in patria, farebbero venir meno una serie di servizi pastorali in una diocesi che ha già carenze di presbiteri.
Mons. Seccia, però, si è detto fiducioso, anche per i numerosi seminaristi locali che si avvicinano al termine del percorso, formativo e spirituale, propedeutico ai voti sacerdotali, e a chiesto ai presenti di pregare per le vocazioni.
Sicuramente, però, come ha sottolineato il Vescovo, nei prossimi mesi numerose parrocchie si troveranno in difficoltà, difficoltà che difficilmente potranno essere mitigate nel breve periodo.