Ieri mattina, nel frattempo, si è svolta una riunione nella Prefettura di Teramo convocata dal prefetto Valter Crudo, alla quale hanno partecipato oltre al sindaco Robert Verrocchio, anche il primo cittadino di Silvi Francesco Comignani, il presidente dell’AMP Benigno D’Orazio, l’assessore regionale con delega alla Pesca Dino Pepe, l’assessore provinciale all’Ambiente Francesco Marconi, insieme alla Capitaneria di Porto e all’Ufficio Circondariale Marittimo.
“Ringrazio il Prefetto per l’incontro che ha voluto svolgere per fare il punto sugli aspetti di ordine pubblico dopo le recenti proteste in mare da parte di vongolari”, ha dichiarato il sindaco Verrocchio.
“L’AMP è ormai un patrimonio ambientale della collettività ed è ormai fulcro di una nuova economia di turismo sostenibile che sta nascendo, non solo a livello locale ma anche a livello regionale e nazionale – ha proseguito il sindaco – Vogliamo che ci sia consapevolezza una volta per tutte da parte dei vongolari dell’esistenza di un’area marina protetta nazionale di valenza anche europea. Proprio in queste settimane si sta completando il percorso di certificazione europea per il turismo sostenibile. Sara la prima Area Marina Protetta ad avere la certificazione Europea CETS”.
“Nell’Area Marina Protetta esistono leggi e regole ben precise che disciplinano quali sono le attività consentite, le attività non consentite e soprattutto quali sono i soggetti autorizzati a svolgerle – ha aggiunto il sindaco – Detto questo, in qualità di rappresentante delle istituzioni, sono assolutamente solidale con il comparto della pesca e in particolare con coloro che operano sul tratto di mare della costa teramana che so che stanno attraversando un periodo difficile per ragioni varie non certamente dipese solo dall’istituzione dell’AMP ma che anzi a mio avviso sono anche causa di una scarsa attenzione negli ultimi anni da parte degli organi sovra comunali. Io, come il sindaco di silvi Francesco Comignani abbiamo già dichiarato di voler fare la nostra parte cominciando con l’essere al fianco agli operatori residenti nei comuni sede di parco, che possono essere essere protagonisti di una rinnovata forma di rilancio economico delle propria attività. Certamente non si potrà mai pensare che da soli possiamo dare risposte all’intero comparto che necessità di risposta dall’alto”.