Tutto tranquillo ma, come segnalano alcuni genitori, per l’occasione è stata aperta l’uscita su via Armando Diaz, sul retro della scuola, uscita di solito chiusa perché il cortile su chi affaccia è, da tempo, sommerso da uno spesso strato di guano, lasciato dalle decine di piccioni che vivono sul tetto della scuola.
Naturalmente bambini e maestre sono state costretti a calpestare lo strato maleodorante, sporcandosi le scarpe e riportando, una volta tornati in classe, il “ricordino” di volatili, con i disagi che si possono immaginare.
Molti bimbi, una volta a casa, hanno dovuto farsi ripulire suole e scarpe dai genitori che, si domandano, come sia possibile che una situazione, che ormai si protrae da anni, non venga risolta una volta per tutte dal Comune (che è responsabile della manutenzione delle scuole), anche perché l’uscita interessata è un’uscita di sicurezza indispensabile in caso di un’evacuazione reale.
Forse il termine evacuazione ha provocato qualche confusione in chi avrebbe dovuto curare la manutenzione degli spazi esterni dell’edificio scolastico, confondendo il termine che indica l’abbandono repentino di un edificio, con l’analoga parola che, però, ha altro significato.