Installata e funzionante la cucina da campo sottoforma di tir cucina che è arrivato ieri a Teramo e sosta a Madonna delle Grazie. Da mezzogiorno in poi servirà circa 800 pasti alle persone che lo chiederanno e che ne hanno bisogno (il menu di pranzo prevede pasta con zucchine e salsiccia). Intanto però monta la rabbia dei cittadini, che sollecitati a parlare lungo il centro storico, si lasciano andare: “Abbiamo il diritto di sapere cos’è successo – afferma con fermezza il titolare di un esercizio commerciale a piazza Martiri della Libertà – Poco distante da qui si fa campagna elettorale (si riferisce alla presentazione della lista di supporto a Maurizio Brucchi poco distante; ndg), mentre noi siamo in difficoltà. Sono inconvenienti che possono accadere, contesto la gestione dell’evento e l’omertà. Ognuno si assuma le proprie responsabilità”.
Caccia alle bombole a gas. Intanto i proprietari di attività commerciali cercano di salvare le festività pasquali: è in atto una vera e propria corsa al rifornimento di bombole che possano consentire ai ristoratori di cucinare.
Un disagio che coinvolgerà anche le prossime festività pasquali, considerato che l’emergenza dovrebbe risolversi nel giro di quattro, al massimo sei giorni. Il punto è stato fatto ieri mattina in Prefettura, dal Prefetto Valter Crudo, il sindaco Maurizio Brucchi, il Questore Giovanni Febo, forze dell’ordine e vigili del fuoco, oltre ai responsabili della 2i Rete Gas Spa, servita in questa zona dal trasportatore Sg. “Non sappiamo ancora cosa sia accaduto – ha commentato il responsabile dipartimento del centro Italia Andrea Vallebona – All’improvviso ci siamo trovati senza pressione, abbiamo rilevato il problema e abbiamo chiesto alla Sg. Attendiamo risposte, ci muoveremo anche per una richiesta di risarcimento danni”.
La procedura. Dopo la disalimentazione, il gas è tornato, segno che il problema è stato risolto. La questione però adesso riguarda il rialimentare ogni singola utenza in condizioni di sicurezza. Sono fuori uso 21.348 utenze tra Teramo e Torricella (20.500 nella sola Teramo e circa 800 a Torricella). “Ogni utenza deve essere riattivata singolarmente, per cui i tecnici verificheranno personalmente che la valvola del contatore di ogni utenza sia disattivata, per poi procedere alla riattivazione – ha commentato il Prefetto Crudo – Un processo che impiegherà almeno quattro giorni”. La città verrà infatti suddivisa in zone e, nell’arco di massimo sei giorni, ogni zona della città tornerà a ricevere gas. I cittadini verranno avvisati della visita dei tecnici della 2i Rete Gas, che stanno arrivando da tutta Italia, tramite un megafono, questo onde evitare che malintezionati si spacciano per i tecnici della società di distribuzione. Chi non dovesse trovarsi in casa in quel momento, secondo quanto dichiarato in conferenza, verrà contattato al telefono per procedere alla verifica della chiusura della valvola del contatore.
Scena da post-guerra. L’emergenza, ovviamente, riguardante quasi la totalità dei cittadini teramani (Cartecchio e Colleatterrato sono isole felici al momento) ed abbraccia anche gli esercizi commerciali, alle prese con pranzi e cene per le festività pasquali (e non) e che adesso potrebbero vedersi ridurre drasticamente gli introiti. Non solo: le istituzioni hanno sollecitato Regione e Presidenza del Consiglio per avere supporto logistico per l’installazione di una cucina da campo a piazza Martiri della Libertà per garantire pasti caldi a chi ne ha bisogno. L’ospedale Mazzini è al sicuro e verrà rifornito da un carro bombaiolo, lo stesso dicasi per le case di riposo, per cui i responsabili si sono già mossi per garantire la fornitura di gas.
Il giallo della manutenzione ordinaria. Se le cause dell’abbassamento di pressione non sono ancora chiare, lo è altrettanto il fatto se tecnici della Sg fossero o meno al lavoro sulla conduttura di Carapollo. A quanto affermato dal responsabile dell’ex Enel Gas Vallebona, c’era manutenzione in atto da parte di alcuni tecnici, ma non si sa di preciso in che zona.
I numeri utili. Due le utenze telefoniche attivate dalla Prefettura per l’emergenza: 0861. 259412 – 0861.259604. In più, è disponibile il numero verde 800.900.106 della società di distribuzione.