Tortoreto.Sul capo del sindaco Gino Monti viene notificato un decreto penale di condanna per la mancanza, negli edifici scolastici del Lido, di tutte le prescrizioni antincendio. Il primo cittadino apre il portamonete, il proprio, e paga l’oblazione di 1400 euro.
“Il Comune deve rispettare le leggi e se il Comune non le ha applicate, nonostante fossero in vigore dagli anni Novanta, non vedo perché a pagare debbano essere i cittadini”. Lo afferma il sindaco di Tortoreto, Generoso Monti, che ha deciso di pagare di tasca sua, come ha fatto, l’oblazione di circa 1.400 euro quale conversione del decreto penale di condanna notificatogli, nella veste di legale rappresentante pro tempore dell’ente. La vicenda nasce dalla denuncia anonima con cui si segnalò il distacco di una parte della finestra presso il plesso scolastico della scuola media al Lido nel 2013. Il sindaco ha deciso di pagare, personalmente, nonostante i lavori di messa in sicurezza, obbligatoriamente, li avessero dovuti eseguire le precedenti amministrazioni, visto che la legge che disciplina la materia risale a diversi anni fa, mentre addirittura è del 2007 il progetto definitivo dei lavori. Andiamo per ordine.
A seguito del distacco dell’infisso, l’amministrazione attuale impegnò fondi per la sostituzione delle finestre. Per quell’episodio partì un esposto anonimo di genitori e forze politiche ai vigili del fuoco i quali, a seguito del sopralluogo, prescrissero la realizzazione dell’impianto antincendio della scuola media. “Impianti – precisa il sindaco – che era obbligatorio fare sin dagli anni Novanta e che nessuna amministrazione si era preoccupata di realizzare, anzi”. Nel 2007 fu conferito l’incarico tecnico e l’ingegnere produsse il progetto vistato con parere favorevole dei vigili del fuoco di Teramo. Il progetto definitivo- esecutivo che approdò in giunta nel 2007 con delibera numero 276 non fu approvato ma rinviato.
“Da quel momento nessuno si preoccupò di realizzare gli impianti. Impianti che non solo sono stati oggi realizzati presso la scuola media ma anche alle elementari. Aggiungo che abbiamo anche eliminato l’amianto dal tetto della palestra comunale”. A quel punto, a seguito della prescrizione dei vigili del fuoco, l’amministrazione ha redatto un nuovo progetto inserendo il plesso della scuola media e, acquisito il parere dei vigili del fuoco, ha provveduto la scorsa estate a fare i lavori che sono terminati in tempo per la riapertura della scuola. I vigili del fuoco, all’atto del sopralluogo precedente alle prescrizioni, avevano rilevato violazione di legge e, attraverso il tribunale, era stata comminata l’ammenda di 1.251 euro con decreto penale 1174/13 a carico del sindaco in quanto legale rappresentante dell’ente.
“Sindaco che poi, avendo fatto eseguire i lavori che altri prima di me avevano l’obbligo di fare e non l’hanno fatto, ha avuto la possibilità di essere ammesso all’oblazione in sostituzione della condanna che ho provveduto a pagare personalmente il 25 febbraio. Ed è giusto che sia il sindaco a pagare non i cittadini attraverso le tasse. Quando un sindaco viene eletto, lo fa rappresentando nei cittadini l’aspettativa di osservatore e garante del rispetto delle leggi, per sé e gli altri”.