Martinsicuro. Scompenso cardiaco causato da intossicazione da stupefacenti. Dice questo il refereto dell’autopsia compiuta oggi, all’obitorio dell’ospedale di Teramo, sul copo di Salvatore Paci, il 41enne disoccupato di San Benedetto, trovato senza vita ieri, nello spazio del “Tempo Libero” di Martinsicuro, dopo essersi iniettato una dose di eroina.
L’esame autoptico, disposto dal magistrato, dunque ha confermato la tesi iniziale (ossia la morte per overdose), prodotta da un arresto cardiaco. L’uomo era in compagnia di un marittimo tunisino, anch’egli residente nelle Marche, a sua volta andato in overdose, ma ripreso per i capelli dal tempestivo intervento dei soccorsi.
Il doppio caso di overdose, che si è consumato martedì pomeriggio, nel parco pubblico (sportivo e ricreativo della zona nord di Martinsicuro) ripropone alcune scottanti tematiche di ordine sociale.
Spesso, infatti, consumatori di droga arrivano dalle vicine Marche per procurarsi la droga proprio a Martinsicuro e si “fanno” praticamente sul posto. Su questo aspetto proseguono le indagini dei carabinieri della stazione di Martinsicuro per individuare chi ha venduto la dose killer.
In un post sul proprio profilo Facebook, il sindaco Paolo Camaioni esprime tutta la propria amarezza per la vicenda.
“Dopo una notte insonne ed una giornata di pensieri che hanno irrigato i numerosi problemi con cui mi dibatto quotidianamente”, scrive Camaioni, ” sono giunto alla conclusione che quella di ieri resterà una delle giornate più amare da quando ricopro questa carica. Nonostante l’impegno che si sta mettendo in campo, sia dal punto di vista della prevenzione che stimolando l’attività di presidio delle Forze dell’Ordine, la nostra Città si è dovuta misurare nuovamente con il dramma della tossicodipendenza. Oltre alla tragedia umana, sconcerta il fatto che la medesima sia avvenuta in un luogo destinato allo sport che rappresenta da sempre un inno alla vita. Questa mattina ho avuto modo di manifestare al Prefetto tutta la preoccupazione della nostra collettività, invitando le autorità sovra comunali a monitorare con attenzione sempre maggiore il nostro territorio.
E’ necessaria, in ogni caso, una presa di coscienza forte da parte di tutti, con la consapevolezza che non sempre è possibile presidiare ogni metro quadro della città, anche perchè i problemi di ordine pubblico sono molteplici ed articolati. Ed allora, organizziamoci e rinsaldiamo insieme il senso di comunità. Noi ci siamo e siamo tanti. I venditori di morte: una sparuta minoranza, non passeranno!”.