Giulianova. L’inaugurazione dei lavori effettuati dalla Julia Servizi nel parco dell’Annunziata, (la sistemazione di alcuni percorsi, la creazione di un’area giochi per bambini e l’installazione di illuminazione, cestini per i rifiuti con raccolta differenziata) e cartelli illustrativi), ha acceso la polemica, soprattutto sui social network, e diversi interrogativi.
In diversi hanno evidenziato che l’area verde non sia una “invenzione” dell’attuale amministrazione, ma uno spazio fortemente voluto diversi anni fa, sottraendolo ad appetiti edificatori che, in altre parti di Giulianova, hanno creato situazioni, se non di degrado, perlomeno di impoverimento urbano, con mancanza di spazi pubblici e aree verdi. Quindi, se è vero che l’intervento attuale ha certamente ridato nuova luce al parco, è anche vero che lo stesso non era un’area inutilizzata e lasciata a se stessa, perlomeno da parte di cittadini e associazioni.
Infatti è stato anche evidenziato come, da anni, diverse associazioni, ambientaliste e sportive, cercano di riqualificare il parco, portando avanti, con gli abitanti del quartiere, iniziative per la sua fruizione e conservazione. E uno dei portavoce di tali associazioni ha avuto modo di lamentarsi del fatto che le stesse non siano state citate dal primo cittadino, il giorno dell’inaugurazione, almeno come elemento di stimolo per l’esecuzione delle opere.
Non a caso le associazioni erano state le prime a chiedere interventi per il parco, consegnando al vicesindaco, nel corso di una manifestazione pro-parco, un progetto degli alunni delle scuole medie, relativo agli orti urbani (orti che erano previsti dal Contratto di Quartiere e che non sono mai stati realizzati) e insieme ai cittadini avevano preso posizione contro la realizzazione di volumi edilizi all’interno del parco, salvando l’area verde da ulteriori cementificazioni.
La presa di posizione sul social network non è piaciuta a persone molto vicine all’amministrazione, che addirittura hanno lanciato minacce, neppure troppo velate, ai ‘contestatori’, con una caduta di stile preoccupante che, speriamo, venga stigmatizzata dal primo cittadino.
Tra l’altro altre segnalazioni relative al parco viaggiano in rete: a qualcuno non è piaciuto il complesso gioco installato nell’area riservata ai bambini, ritenuto pericoloso, e il progettista della riqualificazione, l’architetto Alessandro Tursi, ha voluto dissolvere i dubbi pubblicando un filmato che mostra il corretto uso della struttura (vedi video sotto), riservata comunque ai bimbi più grandi, sempre sotto la sorveglianza dei genitori, come è indicato da un apposito avviso installato nei pressi del gioco stesso.
Ma la questione più spinosa riguarda il Contratto di Quartiere, per la cui totale attuazione il Comune deliberò l’uscita del territorio del quartiere dell’Annunziata dalla Riserva del Borsacchio. Le opere che, a detta dell’amministrazione, erano bloccate dalle norme della Riserva non sono mai state realizzate: il cogeneratore che dovrebbe servire le palazzine dell’Ater, e la cui realizzazione e messa in funzione è indispensabile per mantenere i finanziamenti, non è stato costruito e non capisce dove verrà ubicato, anche rispetto al progetto del nuovo parco; la palazzina dell’Ater adiacente il centro sociale rimane inutilizzata e le strutture dell’ex depuratore restano all’abbandono. Insomma, c’è ancora molto da fare.